Obiettivo della norvegese è scalare tutti i 14 Ottomila in 6 mesi
La norvegese Kristin Harila ha conquistato oggi, 5 giugno, il suo ottavo Ottomila dell’anno, l’Annapurna (8091 m), impresa ultimata poco prima dell’arrivo delle piogge monsoniche.
Harila ha raggiunto il vertice alle 6 di questa mattina (ora nepalese), insieme a Tenjen Sherpa “Lama”, con cui ha scalato tutte le otto cime di quest’anno, e con Pasang Nurbu Sherpa, Lakpa Temba Sherpa, Mingma Tenjing Sherpa, Pasang Sherpa e Lakpa Gyaljen Sherpa.
La squadra, partita ieri dal Campo Base, è salita fino al Campo 3. Oggi il team ha ultimato il tratto da Campo 3 alla vetta ed è già rientrato al Campo Base.
Vette del Tibet completate. Rimane una sola vetta da scalare in Nepal, poi le cime del Pakistan
Harila ha impiegato solo 52 giorni per scalare i due 8.000 in Tibet (Shisha Pangma e Cho Oyu) e tutti i giganti nepalesi, tranne il Manaslu, che potrebbe lasciare per la fase finale del suo progetto 2023, che prevede la scalata di tutti i 14×8.000 in sei mesi. Per raggiungere l’obiettivo, deve completarlo entro il mese di ottobre di quest’anno.
Harila ha già tentato il Manaslu all’inizio della stagione con Adriana Brownlee e una forte squadra di sherpa, ma le condizioni meteorologiche hanno impedito al team di raggiungere le sezioni più alte per lanciare la spinta alla vetta.
Harila prossimamente potrebbe raggiungere il Pakistan, patria di altri cinque ottomila (K2, Broad Peak, Gasherbrum I, Gasherbrum II e Nanga Parbat), per scalare il Nanga Parbat, dove diverse squadre stanno già sistemando le corde fisse e i campi lungo la via.