La tre scalatrici sono già in Tibet con il team Climbalaya, unica agenzia nepalese ad aver ottenuto i permessi per Shisha Pangma e Cho Oyu in questa stagione
La norvegese Kristin Harila, la svizzera Sophie Lavaud e la messicana Viridiana Alvarez hanno ottenuto i permessi per scalare Shisha Pangma (8.027 m) e Cho Oyu (8.201 m), in questa stagione. Le tre alpiniste sono già in Tibet. La loro, è la prima spedizione straniera sugli Ottomila tibetani dal 2019.
“La spedizione che ci aspetta sarà dura, ma sono pronta ad affrontare la sfida e a superare i miei limiti – ha postato Harila pochi giorni fa – … continuo il mio tentativo di scalare tutte le 14 vette di [oltre] 8.000 metri in meno di sei mesi senza ossigeno supplementare”. Prima tappa:lo Shisha Pangma; poi il Cho Oyu. Sono le uniche due vette che le restano da scalare per stabilire il record a cui ambisce.
A Lavaud mancano invece Shisha Pangma e Nanga Parbat per completare i 14×8000. La svizzera il 27 marzo, ha scalato il Mera Peak (6.454 m) con la sua guida Dawa Sangay.
Anche Viridiana Alvarez mira a scalare i 14×8000 senza l’ausilio di ossigeno supplementare.
“Ci sono voluti 4 giorni per attraversare il confine con il Tibet e arrivare al Campo Base – ha postato ieri la messicana – Per la prima volta i miei occhi vedono lo Shisha. Oggi dormiamo a 5.022 metri”.
Se tutto andrà bene, Shisha Pangma e Cho Oyu diverranno rispettivamente il nono e il decimo ottomila per Alvarez che, a inizio maggio tornerà in Nepal per affrontare l’Everest (8.848 m).
La spedizione di Harila, Lavaud e Alvarez, battezzata “She moves mountains”, è guidata da Mingma Sherpa, direttore di Climbalaya, con il supporto in quota di Pemba Tenjin Sherpa, Pemba Tenjing Sherpa, Chhiring Wanchu Sherpa, Ngima Rita Sherp e Tenjen Sherpa. Al campo base, Kumar Rai e Sandip Ale si occupano della logistica.
I proprietari di Climbalaya mantengono da anni stretti contatti con la China Tibet Mountaineering Association e affermano di essere l’unica agenzia nepalese ad aver ottenuto i permessi speciali per i due Ottomila del Tibet in questa stagione.