Il 5 gennaio 1950, nasceva il grande himalayista polacco Krzysztof Wielicki
Protagonista di capitoli memorabili sulle grandi montagne della terra e pioniere degli Ottomila in inverno, Krzysztof Wielicki (quinto uomo a salitre tutti i 14 ottomila e il primo a raggiungere l’Everest, Lhotse e Kangchenjunga in inverno), ha festeggiato i suoi 68 anni in Karakoram, nella sua ultima grande avventura: il K2 in inverno.
Il suo nome sarà per sempre legato ai quattordici Ottomila del pianeta e a tre concetti pionieristici: invernali, salite veloci e salite in solitaria.
Krzysztof Wielicki, nato il 5 gennaio 1950, a Szklarka Przygodzicka, in Polonia, è una delle più grandi figure della storia degli Ottomila. Sua la prima invernale di un Ottomila, nel 1980, quando salì l’Everest con Leszek Cichy. Poi altre due prime invernali: il Kangchenjunga nel 1986 con Jerzy Kukuczka e il Lhotse nel 1988, che raggiunse in solitaria e senza ossigeno supplementare.
Con i suoi 68 anni, il polacco è ancora impegnato su grandi progetti alpinistici in Himalaya. E’ attualmente a capo della spedizione invernale al K2, di cui fanno parte Janusz Golab, Piotr Snopcznski, Dariusz Zaluski (film-maker), Jaroslaw Botor (medico), Adam Bielecki, Artur Malek, Denis Urubko, Marcin Kaczkan, Rafal Fronia, Piotr Tomala, Marek Chmielarski e Maciej Bedrejczuk. Si tratta della sesta spedizione al K2 di Krzysztof, la terza in inverno.