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3 Luglio 2016

La contrada dell’istrice

Le combinazioni nella vita esistono, ma il loro senso è scelto da noi. Ricordo un noto manga giapponese in cui lessi la frase “non sono superstizioso, ma facilmente condizionabile”, versione rivolta al pensiero magico della “sono ateo grazie a Dio” di Benigni.

Giorni di fuoco… sempre. Momenti intensi… sempre. Rilancio continuo: almeno c’è la natura a darci un poco di fiato. Lunedì… domenica… Sempre lavoro… Alle volte ti vien da dire: “un attimo di pausa please!” Da ragazzo tutti mi dicevano “se continui così a 20 anni sarai già cotto”… poi me lo dissero dei 25… poi passarono alla cantilena “…a 20 fai così ma poi a 30”. Ovviamente ai 35 la canzone fu identica e adesso è lo stesso con i 40…

Mi vengono in mente quelle scene viste più volte: anoressica al centro della stanza e tutti intorno a dirle: “dai tirati un po’ su, fai finta che non ci sia il problema… dai smettila”. Al prossimo non vedente diranno “quando cammini guarda dove metto i piedi”.

Mentre preparo il calendario conferenze, ragiono per ulteriori qualifiche in arrampicata, canyoning, scuba, speleo, atletismo, al fine di creare un centro culturale che permetta la preparazione fisica e mentale per chi voglia vivere l’arte, la spiritualità e la preparazione sportiva del mondo naturale… dai viaggi alle spedizioni, dall’uscita della domenica alla performance. Azzanno le ore per terminare gli ultimi 4 libri e nel frattempo lavoro nell’azienda che gestisco, anche se è sabato, anche se è domenica.

Qualcuno dice che il destino sia scritto, altri che tutto sia in via di divenire, altri ancora che esista una superficie temporale composta da tutte le linee cronologiche possibili, esse forse già stese, ma dalla nostra palese grafia. Quale che sia la verità, so che ieri sono rimasto a piedi e l’amico Pietro mi ha aiutato prestandomi la sua macchina. Mani nel motore, Elena e io, abbiamo risolto il guasto elettrico e siamo ripartiti la mattina.

Se non fosse accaduto questo inconveniente, non avrei incontrato Erri De Luca. Penso di averlo incrociato in macchina. Ele stava dormendo... “c’è De Luca!” …”te lo sarai sognato”… “no, no ti dico che mi è passato davanti ora!”. 

Stessa scena poche ore prima… “c’è un istrice!”…

istrice2

Normalmente sulla strada di casa incontro volpi, caprioli, daini, faine e molte altre creature, ma per gli istrici è raro il meeting. Hanno l’agenda sempre piena... “ah ma se continuano così… vedrai a 50 anni!”.

Credo che l’istrice sia la prova dell’esistenza di Erri De Luca.

Ok, ok, vado a lavorare… alla prossima!

Christian Roccati
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