Laura Rogora (ITA), IFSC Toulouse 2019 Women Boulder Final
© IFSC/Eddie Fowke

La Federazione compensa le emissioni di CO2 generate dai voli effettuati dal personale e dai funzionari IFSC nel primo semestre dell’anno

La Federazione Internazionale di Arrampicata Sportiva (‘IFSC – International Federation of Sport Climbing) entra a far parte del programma CompensAid, che supporta lo sviluppo e la produzione di SAF – Sustainable Aviation Fuel – un carburante per jet prodotto sinteticamente che è la prima vera alternativa ai carburanti a propulsione fossile. Rispetto a questi ultimi, infatti, SAF riduce le emissioni di CO2 fino all’80%.

Inoltre, CompensAid ha recentemente iniziato a sostenere un’iniziativa di riforestazione in Nicaragua, situata vicino a uno spartiacque critico che alimenta uno degli estuari più importanti del paese. Studi recenti hanno dimostrato che la riforestazione è uno dei modi più efficaci per combattere i cambiamenti climatici.

Nicaragua, foresta. Fonte: CompensAid

Il primo contributo della Federazione è stato effettuato per compensare le emissioni di CO2 generate dai voli che il personale e i funzionari dell’IFSC hanno effettuato nel primo semestre dell’anno.

All’inizio di quest’anno – e in linea con la propria filosofia di rendere il mondo un posto migliore attraverso lo sport – l’IFSC ha pubblicato la prima versione delle Linee guida per la sostenibilità. Il documento segnala le cinque aree di interesse del Comitato Olimpico Internazionale: infrastrutture e siti naturali, approvvigionamento e gestione delle risorse, mobilità, forza lavoro e clima.

Il presidente dell’IFSC Marco Scolaris ha dichiarato:

“Mentre alcuni di noi stavano già utilizzando questo sistema individualmente, per ridurre l’impatto dei loro viaggi sull’ambiente, a partire dal 2020 abbiamo deciso di assegnare un contributo concreto e continuativo  a CompensAid. La sostenibilità è sempre stata uno dei pilastri dello Sport Climbing e, soprattutto, fa parte di ciò che siamo. Un esempio significativo viene da tutte le persone che lavorano presso la sede dell’IFSC a Torino, che raggiungono l’ufficio a piedi o con i mezzi pubblici. Pertanto, far parte di questo programma è stato un passo naturale per l’IFSC. Apparentemente una piccola cosa, ma piena di significato.”