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14 Agosto 2018

Climbing · Vertical · Le 15 più belle ferrate tra il Garda e le Dolomiti · Alpi Centrali · Aree Montane · Italia · Trentino Alto Adige

La ferrata dei laghi – Cermis Skyline

Una ferrata incastonata nella natura selvaggia

Zona: Cavalese (TN) – Gruppo del Lagorai

Difficoltà: F per la “Bombasèl Highway”, M per la “Bombasèl Vertigo”
Posteggi più vicini: Funivie Alpe Cermis, Cavalese paese (46.285116 , 11.464872), Funivie Alpe Cermis stazione di Fondovalle (46.284692 , 11.471599)
Tempo di avvicinamento: 40’ dalla Cima Paion del Cermis seguendo l’ampio sentiero L03/353
Durata: 2h 30’ la sola ferrata, 3h 40′ totale
Dislivello: 300m ca
Periodo consigliato: giugno – settembre

All’Alpe del Cermis, nel giorno della sua inaugurazione, abbiamo salitola la nuova “Cermis Skyline” o “ferrata dei laghi”assieme al noto alpinistaElio Orlandi, responsabile della ditta OR.BA.RI di San Lorenzo in Dorsino. Giunti in vetta al Castello di Bombasèl, mentre ci godevamo il magnifico panorama, abbiamo parlato di questa nuova ferrata che porterà gli amanti della natura a vivere la montagna di Cavalese anche in estate. Elio, grande amico e da sempre disponibile al dialogo e al confronto ha risposto con piacevole sensibilità alle mie domande.

Direi che il breve avvicinamento e lo splendido ambiente sono da stimolo agli amanti di questa splendida attività outdoor.

Sicuramente sì. Raggiunta comodamente la cima Paion del Cermis, dapprima usufruendo della funivia e poi con la seggiovia, si affronta un comodo e segnalato sentiero che porta ai laghi di Bombasèl dove ha inizio la nostra avventura verticale. L’ambiente poi è incredibilmente bello, e questo è più di un valore aggiunto. Dalla cima del Castello di Bombasèl si può ammirare un panorama straordinario che spazia dalle vette più conosciute delle Valli di Fiemme e Fassa a quelle più selvagge del gruppo del Lagorai. Ambiente piacevole quanto educativo. È un luogo adatto anche alle scolaresche. Alcune vengono in visita in questi luoghi che portano ancora i segni lasciati dalla Grande Guerra.

Parlando di natura, sappiamo della tua attenzione verso quello che è il rispetto del paesaggio.

Io e i miei collaboratori abbiamo fatto il possibile per seguire la logica del tracciato, sfruttando per la salita l’andamento naturale della cresta. Abbiamo lasciato intatto ogni pino cembro incontrato durante la costruzione e rimosso solo le pietre che potevano non rendere sicuro il tracciato.

A chi è più adatta questa ferrata?

Questa ferrata è adatta per “quasi tutti”. In sostanza le ferrate sono due e si ricongiungono in cima. Una è più semplice , la “Bombasèl Highwai” dedicata ai neofiti delle ferrate, ai principianti, alle famiglie che con i bambini vogliono avvicinarsi con gradualità a questa magnifica attività outdoor, magari facendosi accompagnare da una Guida Alpina. L’altra salita, la “Bombasèl Vertigo” ha qualche passaggio tecnico in più. Quest’ultima, avendo qualche passaggio più difficile, è adatta a chi ha già dimestichezza in ambiente e potrà fare quindi un percorso ad anello, in senso orario, discendendo dalla via più facile.

Come per tutte le ferrate dobbiamo usare delle accortezze?

Sicuramente sì. Prima di tutto la prudenza, la ferrata è stata messa in sicurezza e ripulita con cura ma non dobbiamo mai dare nulla per scontato, quindi casco, imbrago e kit da ferrata non devono mai mancare. Zaino con giacca a vento, qualche barretta di cioccolato e dell’acqua sono più che consigliati vista la lunghezza del percorso.

Ci puoi dare un po’ di numeri?

La ferrata dei laghi ha un dislivello di circa trecento metri dal lago di Bombasèl. Partendo dal Rifugio Paion e ritorno il tempo impiegato sarà all’incirca di tre ore, rimanendo in ferrata per due ore o anche un po’ meno per i più veloci».

Contatti guida alpina per tour guidati:
John Vaia
Cell. 3470113851
mail: Johnguida@libero.it
Sito: www.guidealpinedolomiti.net

Massimo Dorigoni – MountainBlog.it