La trentottenne era un’eccellente scalatrice di big wall e istruttrice di alpinismo, nonché alpinista impegnata e di grande esperienza. Stava tentando la settima montagna più alta del pianeta insieme a Roman Abildaev e Rasim Kashapov. La spedizione era stata organizzata in occasione delle commemorazioni per il 100° anniversario dell’alpinismo russo
Dramma sul Dhaulagiri I, in Nepal, dove ieri mattina, un elicottero del soccorso ha avvistato il corpo senza vita della scalatrice russa Nadezhda (Nadya) Oleneva.
Oleneva, insieme ai suoi compagni Roman Abildaev e Rasim Kashapov stavano tentando di scalare il Dhaulagiri I (8167 m) senza il supporto di sherpa e ossigeno supplementare.
Dopo alcuni giorni di acclimatamento, sabato mattina presto, i tre hanno iniziato la salita dal Campo 1. Abildaev è arrivato al Campo 2 (6.680 m) quattro ore dopo, seguito dopo tre minuti da Kashapov. Non vedendo arrivare Oleneva, i due alpinisti sono scesi per capire cosa stesse accadendo e hanno trovato il bastoncino di Oleneva, secondo quanto reso noto da Mountain.ru. Si sono subito resi conto che la loro compagna di scalata era scivolata. Hanno seguito le tracce per 200 m prima che il pendio finisse in alcuni seracchi e la cascata di ghiaccio diventasse più ripida. Peggiorate le condizioni meteo, Kashapov e Abildaev, sono rientrati al Campo Base, dove sono giunti al tramonto.
Ieri mattina, un primo sorvolo della zona ha permesso di localizzare il corpo senza vita della donna. Ieri pomeriggio il presidente della FAR Alexey Slotyuk e l’addetto stampa dell’ambasciata russa in Nepal Nikolay Kapustin, nonché Alexander Abramov (7 Peaks) e il suo compagno nepalese Mingmu Sherpa hanno organizzato l’evacuazione.
Secondo le ultime informazioni pervenute da Nikolay Kapustin a Mountain.ru, questa mattina un elicottero con a bordo personale specializzato è volato a Pokhara, dove attenderà una “finestra” meteorologica favorevole per procedere al recupero della salma.
Il volo è in programma per domani mattina.La partenza è prevista per le 6.30 (ora del Nepal).
La trentottenne Nadya Oleneva era un’eccellente scalatrice di big wall e istruttrice di alpinismo, nonché alpinista impegnata e di grande esperienza. Nel corso della sua carriera ha compiuto numerose ascensioni tecnicamente molto impegnative.
Le sue scalata hanno ricevuto per due volte la nomination ai Piolet d’Or e, quest’anno, un’altra nomination dall’edizione russa del prestigioso premio alpinistico. Alla scalatrice è stato anche assegnato il premio GRIT&ROCK 2021.
La spedizione al Dhaualagiri 2023 è stata organizzata dalla Federazione alpinistica russa con il sostegno del Ministero dello Sport russo, in occasione delle commemorazioni per il 100° anniversario dell’alpinismo russo.
Una seconda spedizione russa, organizzata sempre dalla Federazione alpinistica russa, è impegnata attualmente sulla cresta del Cho-Oyu, intorno ai 7.000 metri di quota.