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27 Marzo 2017

Resto del Mondo

LHOTSE: SUNG-TAEK HONG e JORGE EGOCHEAGA tentano la parete Sud

Parete Sud del Lhotse, vista da Chukhung Ri. (Uwe Gille)

LHOTSE, PARETE SUD: QUINTO TENTATIVO PER I COREANI. CON SUNG-TAEK HONG, ANCHE LO SPAGNOLO JORGE EGOCHEAGA

Jorge Egocheaga, sarà in primavera sulla Sud del Lhotse, in spedizione con il coreano Sung-Taek Hong. Si tratta del quinto tentativo dei coreani su questa parete, salita solo due volte nella storia.

Jorge Egocheaga ha già scalato tutti i quattordici ottomila ed è conosciuto per il suo spirito libero: per lui l’alpinismo “non è uno sport, ma una filosofia di vita.”. Considerato uno dei più forti alpinisti del panorama nazionale spagnolo, ha  partecipato anche a numerose operazioni di soccorso, mettendo al servizio di molti scalatori la sua professione medica.

Egocheaga è molto schivo nei confronti dei media e il suo nuovo obiettivo  è stato reso noto  dal coreano Hong. In un’intervista al blog Altitude Pakistan, Sung-Taek Hong  ha comunicato che Egocheaga avrebbe fatto parte  del team con cui avrebbe tentato la parete sud del Lhotse (8.516 m), per una nuova via. “Uno sherpa che ha scalato con me, mi ha confidato il desiderio di Jorge Egocheaga di unirsi alla nostra  squadra”, ha dichiarato Hong nell’intervista, “Ho accettato volentieri la sua proposta, per due motivi: in primo luogo, il suo stile arrampicata sembra simile al mio, e in secondo luogo, non ha senso  respingere la compagnia di un esperto alpinista come lui per affrontare una parete ostile come quella sud del Lhotse”.

Jorge Egocheaga con Martin Ramos sul Kangchenjunga. Fonte: altitudepakistan.blogspot.it

Hong precisa che la sua strategia, per questa spedizione, sarà uguale alle altre volte: ” la parete sud del Lhotse è così pericolosa che non si può prendere in considerazione di scalarla in stile alpino e senza ossigeno supplementare”.

La spedizione sarà composta da altri cinque alpinisti coreani, oltre a Hong Sung-Taek e Jorge Egocheaga: Seong-Woo Bae, Han-Sol Yeo, Joo-Yong Lee, Jin-Gwon Woo) lavoreranno sulla via e monteranno i campi alti fino al C4 (sopra gli 8.000 metri), mentre Nak-Jong Seong,  Sung-Taek Hong e Jorge Egocheaga,  si occuperanno di installare un ulteriore Campo, il  5 (a circa 8.400 m), tra C4 e la vetta. L’idea è quella di scendere  dalla via normale, sulla parete ovest, dove è presente un’altra spedizione coreana  che punta a raggiungere la vetta.

LA PARETE SUD DEL LHOTSE

Sung-Taek Hong, sulla parete Sud del Lhotse. Selfie a C3. Fonte: altitudepakistan.blogspot.it

Si tratta della quinta spedizione sulla parete Sud del Lhotse per Sung-Taek Hong, che fino ad ora ha effettuato i suoi tentativi  in autunno (post-monsone). Questa volta, ha deciso di affrontarla in primavera per cercare di beneficiare di un clima più mite e di più ore di luce, in modo di avere più possibilità di raggiungere la  vetta prima della fine della stagione. Nel suo miglior tentativo, Hong è stato in grado di raggiungere quota 8.250 metri.

Vale la pena ricordare che la Sud del Lhotse è una parete impressionante. Solo due vie portano alla vetta principale (ci sono due altre vie, ma  conducono agli 8.382 metri della cima est, il Lhotse Shar).

Le altre due vie non sono mai state ripetute da quando sono state aperte, nella primavera del 1990, da Tomo Česen, in solitaria e seguendo un canalone a sinistra, e in autunno dello stesso anno, dall’ucraino Sergei Bershov e dal russo Vladimir Karatayev, attraverso il pilastro a destra. Da allora sono passati 27 anni.

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