Un’impresa per pochi: salire le 16 più alte vette oltre i 6500 metri delle Ande americane in 60 giorni o poco più
Un anno di preparazione del progetto, quattro paesi da attraversare, 7.000 chilometri da percorrere per un totale 83.000 metri di dislivello tra salite e arrampicate
Una spedizione mai realizzata prima nel cuore del continente sudamericano quella che prenderà vita nel corso dell’estate australe 2018, precisamente da marzo a giugno. Questa sarà l’impresa che affronteranno tre alpinisti trentini, il veterano dei concatenamenti in montagna Franco Nicolini e due giovani alpinisti emergenti, i fratelli Tomas e Silvestro Franchini, non nuovi a sorprendenti exploit extraeuropei. A pochi giorni dalla partenza per il Sud America è un riservato Franco Nicolini che in confidenza ci svela i segreti di quella che già si identifica un’impresa per pochi.
«Il progetto prevede di salire le 16 più alte vette oltre i 6500 metri delle Ande americane in 60 giorni o poco più. Solo l’idea mi piace tantissimo. E’ un po’ la continuità dello spirito del mio alpinismo di una vita, ma che questa volta si sposta sulle alte vette del Sud America».
Dall’organizzazione alla scalata. Possiamo definirla un’impresa in ogni senso?
«La preparazione della spedizione ha richiesto quasi un anno di progettazione e organizzazione. Lì è tutto molto diverso e le tempistiche si allungano, le genti del posto vivono al ritmo delle stagioni, non come noi, travolti ormai da una vita di impegni, contratti e stress continuo. Ulteriore incognita è la quota delle montagne che andremo a scalare. Di per se non sono tecnicamente difficili, ma l’altitudine appunto può cambiare le carte in tavola».
Il viaggio verticale attraverserà vari stati. Quali problematiche?
«Gli Stati dove si trovano le montagne che andremo ad affrontare sono Cile, Argentina, Bolivia e Perù. Proprio in Perù abbiamo queste due ultime montagne dove pensiamo che avremo grossi problemi di condizioni in quanto arriveremo in tardo inverno, inizio primavera… vedremo».
Molti anche i trasferimenti quindi. Avrete bisogno di un nutrito team di lavoro. Ci puoi svelare i componenti?
«Nei lunghi trasferimenti da montagna a montagna, che faremo con due fuoristrada, avremo il supporto logistico di una guida argentina, il mio amico Rolando Linzing. La squadra si compone, oltre che da me anche dai due fratelli Franchini, Tomas e Silvestro, giovani alpinisti emergenti, e da Michele Leonardi che ci aiuterà per le riprese e ai vari campi base, curerà la logistica e magari ci affiancherà nella salita di qualche montagna».
Un grande progetto per grandi ambizioni…
«Sarà questa anche una ottima occasione per raccontare con immagini il prossimo autunno tutta questa avventura, in quanto la TV Discovery su canale D MAX ci ha contattato e messo a disposizione 6 puntate raccontate dal noto conduttore, biologo ed esperto di montagne Vincenzo Venuto.
Massimo Dorigoni