Il giovane, portatore del disturbo neurobiologico legato all’Autismo, partirà il 12 gennaio 2025 dall’Italia con l’obiettivo di scalare il monte più alto del continente africano e dimostrare che nulla è impossibile se lo si vuole davvero
La partenza da Milano è fissata per il 12 gennaio 2025, quando Luigi Degli Occhi – insieme al fotografo Alberto Locatelli e a Massimo Magnocavallo, Presidente dell’Associazione ISupersportivi – si imbarcherà su un volo diretto per la Tanzania per dare il via all’avventura più grande della sua vita: la scalata del Kilimangiaro, una delle ‘Seven Summits’.
Luigi non è un atleta professionista, ma un ragazzo quattordicenne portatore del Disturbo dello Spettro Autistico. Per lui – per cui è difficile anche solo rapportarsi con le altre persone – pensare di affrontare una sfida del genere sembrava impensabile, finché – qualche anno fa – non ha conosciuto la montagna, che ha fatto il suo “miracolo”.
Grazie a Massimo – che con la sua Associazione ISupersportivi vuole rendere lo sport uno strumento abilitativo per ragazzi con disturbi motori e cognitivi – Luigi ha iniziato ad approcciarsi prima alle camminate e poi alle scalate in montagna, partendo dalle vette del lecchese. Ed è stato come prendere una boccata d’aria fresca: la fatica non lo spaventava, le persone diventavano dei compagni con cui condividere le emozioni e il silenzio una culla capace di placare le sue angosce.
Il Progetto Kibo
La scalata del Kilimangiaro (5.895 m), è parte del “Progetto Kibo”, un’iniziativa nata per dimostrare che nessun limite è insuperabile con il giusto supporto.
L’idea, apparentemente impossibile, è maturata vedendo gli straordinari effetti positivi della montagna su Luigi, che ha saputo affrontare con tenacia sfide sempre più grandi.
Da marzo a dicembre 2024 Luigi si è allenato duramente, cimentandosi in canoa, nuoto in piscina due volte la settimana e – ogni 15 giorni – con una salita in quota tra le cime dell’arco alpino come Cevedale, Punta Giordani (4068 metri, affrontata dalla Punta Indren) e Petit Flambeau, un 3.700 metri del Gruppo del Monte Bianco. La costruzione della fiducia tra lui e chi lo accompagnerà – fondamentale per la riuscita dell’impresa – è stata invece costruita, passo a passo, grazie all’ascolto empatico e all’intenzionalità reciproca, con l’intento di favorire l’apprendimento e la gestione degli stati emotivi.
Tutto per permettere a Luigi di crescere sia dal punto di vista mentale – lavorando su analisi, percezione, memorizzazione, processi decisionali, elaborazione e rielaborazione – che motorio, così da migliorare la sua condizione psico-fisica e permettergli non solo di superare i suoi limiti e arrivare in vetta, ma anche di favorire un percorso continuo che lo aiuterà, in futuro, a sentirsi sempre più integrato nella società di cui fa parte.
L’organizzazione dell’ascesa al Kilimangiaro di Luigi e dei suoi accompagnatori è stata affidata a Focus Himalaya Travel, agenzia viaggi specializzata nel turismo attivo e “slow” che, da più di trent’anni, promuove esperienze di viaggio autentiche e a stretto contatto con i territori, dalle regioni himalayane all’Africa.