Il celebre climber americano è morto ieri in Messico, in un incidente. Stava arrampicando su “El Sendero Luminoso”
Brad Gobright, uno dei migliori climber di free solo al mondo, è morto ieri, mercoledì 27 novembre, in un incidente a El Potrero Chico, in Messico. Aveva 31 anni
Alle 15:40, Gobright e il suo partner Aiden Jacobson, 26 anni, era sul settimo tiro della via “El Sendero Luminoso” (15 lunghezze, 5.12+), sulla cima El Toro. Secondo il racconto di un testimone che si trovava tre tiri sopra (circa 100 metri), Gobright e Jacobson stavano usando una corda di 80 metri, quando è avvenuto l’incidente.
Secondo il racconto, entrambi i climber sono caduti su una grande sporgenza, al quinto tiro, dove di solito bivaccano i climber impegnati sulla via per più giorni. Gobright ha battuto sulla sporgenza ed è caduto molto più in basso, al fondo della via. Jacobson, con la corda, è finito sul bordo del bivacco del quinto tiro.
Gino, questo il nome del testimone, e il suo compagno, hanno assistito al tragico incidente. Si sono calati fino alla sporgenza del quinto tiro e hanno aiutato Jacobson a raggiungere il suolo. Jacobson non ha riportato ferite gravi.
Brad Gobright era arrivato a El Potrero Chico pochi giorni prima e quindici minuti dopo il suo arrivo, era a liberare Yankee Clipper in free solo”, un 5.12a di 15 tiri sulla Jungle Wall
Il 12 ottobre 2017, Gobright, insieme al partner Jim Reynolds, aveva stabilito il record di velocità su The Nose, El Capitan Yosemite, salendo la via di in 2 ore e 19 minuti e 44 secondi. Quel record fu battuto nel 2018 da Alex Honnold e Tommy Caldwell. Un’altra impresa in velocità importante, l’ha realizzata nel 2016, insieme a Scott Bennett, quando Gobright ha scalato tre vie El Cap in 23 ore e 10 minuti: Zodiac, The Nose e Lurking Fear.
A giugno 2019, Gobright e Alex Honnold hanno effettuato la seconda salita completamente in libera di El Niño (VI 5.13c) attraverso la variante a tre tiri Pineapple Express aperta da Honnold e Sonnie Trotter nel 2018.
Two Nineteen Forty Four from Tristan Greszko on Vimeo.