Il maltempo ostacola i tentativi al vertice del Broad Peak
Nevicate incessanti e forti venti hanno costretto gli alpinisti impegnati al Broad Peak ad abbandonare i loro tentativi al vertice. Nel fine settimana, alcuni di loro hanno rinunciato dopo essere arrivati a 7800 metri di quota, a causa delle condizioni meteorologiche avverse.
C’è frustrazione tra gli alpinisti attualmente al campo base.
“Tutti ne hanno abbastanza – riferisce lo scalatore canadese-polacco Tom Kitta – Nonostante gli insuccessi, c’è ancora un barlume di speranza per un ultimo disperato tentativo tra il 25 e il 26 luglio, se il tempo finalmente migliorerà.”
Lo ha confermato anche il pakistano Shehroze Kashif: “Oggi, tutte le squadre, sia nepalesi che pakistane, hanno tenuto una riunione e hanno deciso di fare un altro tentativo, probabilmente l’ultimo della stagione. La squadra di fissaggio corde partirà tra un giorno, seguita dagli alpinisti.” Il team di Kashif, che comprende Amir Butt (USA) e Anum Uzair, insieme ai loro portatori di alta quota, Ali Akbar e Ali di Houshe, si uniranno al resto delle squadre nei prossimi giorni.
Intanto, non mancano le polemiche.
Sabin Thakuri, dell’agenzia nepalese Blue Ski Treks & Tours, ha accusato Karakorum Expeditions, l’operatore pakistano incaricato di collocare le corde sul Broad Peak, di non aver svolto correttamente il proprio lavoro, fissando le corde solo fino a 7.400 metri per poi ritirarsi.
“Sulla via del ritorno, hanno preso tutte le 19 bombole di ossigeno che erano conservate al Campo 3 per i loro clienti”, ha scritto Thakuri su Instagram. “pertanto, non intendono tornare.” Secondo Thakuri, i membri del team avrebbero dichiarato di essere esausti e che le corde non erano sufficienti.
Samiya Mirza di Karakorum Expeditions ha risposto così al post della guida:
“Karakorum Expeditions possiede un’ampia gamma di corde per assicurare le vie di salita alla vetta. Nonostante i due tentativi falliti di raggiungere la cima, il nostro team rimane determinato e pronto per un altro tentativo” (Fonte: ExWeb).
Team in attesa di riprendere l’attività anche sul K2
C’è sconforto anche al Campo Base del K2. Il tempo rimane instabile e imprevedibile e le squadre non hanno ancora allestito Campo 3.
Alcuni ritengono che la stagione 2024 potrebbe non riservare vette, altri, come il francese Benjamin Védrines o i membri della spedizione femminile italo-pakistana K2-70 organizzata dal CAI, continuano a sperare in una finestra meteorologica favorevole.