Manaslu, settembre 2023. Fonte Imagine Nepal facebook
Aggiornamento dall’ottava montagna più alta della Terra
Questa settimana il tempo è stato eccellente sul Manaslu (8.163 m) e ha favorito il lavoro degli sherpa di Imagine Nepal, incaricati di sistemare le corde fisse per la stagione autunnale. La squadra ha progredito velocemente fino a Campo 3 e prevede di raggiungere Campo 4 (7400 m), entro domenica 17 settembre. Se le condizioni meteo non cambieranno, la squadra potrebbe arrivare in vetta anche prima del 25 settembre.
“I nostri clienti si sono ben acclimatati e ora sono pronti per l’attesissima spinta al vertice”, ha postato, l’agenzia di Mingma Gelje Sherpa.
Seven Summit Treks, la maggiore agenzia nepalese, e 14 Peaks Expedition, gestiscono le spedizioni di oltre 85 alpinisti e altrettante guide Sherpa; anche loro hanno iniziato le rotazioni di acclimatamento alle quote più elevate.
Nel team di scalatori internazionali di SST ci sono cinque italiani. Oltre a
Raffaele Barbolini, Marco Farina e Omar Bartoli, che si stanno già spingendo verso Campo 2 e 3 per le rotazioni di acclimatamento, tenteranno il Manaslu anche i bresciani
Emiliano Boldi (52 anni) ed
Enrico Zappa (49 anni). E’ la loro prima volta su un Ottomila e, se le condizioni lo permetteranno, proveranno a salire senza l’ausilio di ossigeno supplementare.
“La nostra esperienza è relativa ai soliti 4000 delle Alpi“, spiega Boldi . “In Nepal, entrambi abbiamo fatto, qualche anno fa, l’Island Peak (6150 m ca.) e quindi, in Sud America, l’Aconcagua (6.960 m. ca). È il nostro primo 8000. Siamo giunti al Campo Base mercoledì 13 e ieri (14 settembre), date le buone condizioni fisiche e di meteo, abbiamo iniziato la salita ai campi superiori (Campo 1, a circa 5650 m, quello di SST più basso degli altri perché più protetto dai seracchi)”.
“Se tutto va bene, entro lunedì toccheremo il Campo 3 (6.800) poi giù al base a riposare. Le condizioni meteo sembrano, al momento, favorevoli”, conclude Boldi.
Spedizione al Manaslu 2023: Emiliano Boldi ed Enrico Zappa, al centro, tra due sherpa, 14 settembre, Campo 1. Foto ©Boldi/Zappa
Alla ricerca di record
Sul Manaslu ci sono anche James Muhia e Cheruiyot AK, entrambi con all’attivo salite in velocità sul Mt Kenya. I due atleti kenioti intendono lanciare il loro tentativo senza l’ausilio di ossigeno supplementare. Secondo quanto reso noto dall’alpinista sudafricana Jeanette McGill (prima donna sudafricana in vetta al Manaslu), in caso di successo, realizzerebbero la prima salita africana di un Ottomila senza O2 supplementare.
Anche lo statunitense Tyler Andrews punta ad un nuovo FKT (Fastest Known Time) sul Manaslu. Ricordiamo che l’attuale record è detenuto dal valdostano François Cazzanelli. Andrews ha già stabilito FKT sul Kilimanjaro e sull’Aconcagua.
L’alpinista messicana Viridiana Alvarez tenterà la vetta principale del Manaslu per completare i 14×8000. Affronterà la ‘Montagna degli Spiriti’ con il team di Elite Exped di Nirmal Purja. Questa sera, per lei, rotazione di acclimatamento a Campo 2 (6300 m).
James Muhia e Cheruiyot AK. Fonte McGills Mountains facebook
Manaslu, settembre 2023- vista da Campo 1. Foto Tyler Andrews. Fonte: Asian Trekking facebook