La guida valdostana ha raggiunto la vetta insieme al cognato Dante Luboz
Con la vetta del Gasherbrum I (8.080 m), in Pakistan, Marco Camandona ha completato la scalata di tutti i 14 Ottomila metri della Terra senza l’ausilio di ossigeno supplementare.
E’ il 41/o scalatore (il ventesimo senza ossigeno) a riuscire nell’impresa: il primo è stato Reinhold Messner. Gli altri italiani sono Sergio Martini, Silvio Mondinelli, Abele Blanc, Mario Panzeri, Nives Meroi e Romano Benet (a Fausto De Stefani è stata contestata la cima del Lhotse).
Camandona ha raggiunto il vertice del Gasherbrum I ieri, domenica 28 luglio, insieme al cognato Dante Luboz. La notizia è stata divulgata dall’Unione Valdostana Guide di Alta Montagna. I due sono scesi a Campo 2 in buone condizioni fisiche. Previsto per oggi il rientro al Campo Base.
Della spedizione fa parte anche Abele Blanc (primo valdostano a raggiungere tutti gli 8.000), con cui Camandona ha iniziato a scalare gli Ottomila.
Otto giorni fa, Camandona aveva scalato con successo anche il Gasherbrum II (8.035 m).
“La grande impresa di Marco Camandona ci esalta come uomini di montagna e ci inorgoglisce come valdostani”. Lo hanno dichiarato, in una nota, il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, e l’assessore allo sport Giulio Grosjacques. “Marco è una delle punte di diamante tra le guide alpine valdostane: una squadra di professionisti della montagna che rappresenta l’élite dell’alpinismo internazionale. Marco, che è anche maestro di sci, è uno straordinario esempio per tutti: oggi ci ha insegnato, ancora una volta, che per raggiungere risultati altissimi occorrono impegno, forza per superare le difficoltà, ma anche grande passione e capacità di sognare”, hanno aggiunto.