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24 Luglio 2024

Marco Moraglio in vetta al Lenin Peak (7134 m)

Cari appassionati,
quando un amico prosegue nel suo percorso di vita e tu ti commuovi ancora dopo tante avventure, sai che il vostro è un sentimento vero e vivido.

Lenin Peak: si è conclusa la spedizione Kailas Viaggi alla leggendaria montagna simbolo dello Snow Leopard.
Marco Moraglio capo della spedizione e tour leader.

Il fruttuoso team ha raggiunto in sinergia i 5130 metri dello Yhukhin Peak. In due elementi hanno deciso di guadagnare la quota 6148 metri del Radzelnzaya Peak.

Infine il capospedizione con i colleghi ha toccato la vetta del Lenin a 7134 metri.

Come sempre in questo fenomenale viaggio non è importante porre una X su di un punto, si tratta solo del mezzo per vivere le incredibili emozioni che resteranno nel cuore per tutta la vita. Il viaggio è l’importante: nessuna smania di conquista, questa è la differenza tra avere ed essere.

Sono sempre stato un esploratore e uno scrittore di avventura, ma non si diventa ricchi di certo… e ho fatto parallelamente mille lavori e, grazie a essi, ho potuto conoscere moltissime magiche persone.

Anni fa, tra le altre cose, gestivo un negozio di montagna. Un giorno entra questo ragazzino che vuole un paio di scarponi d’alpinismo di un determinato specifico colore. Torna parecchie volte, poi si accontenta di ciò che abbiamo. E’ già un eccellente atleta nel suo sport, ma ama la montagna e la natura, le avventure in quota e il mare…  ma per ora tutto è da costruire.

Mi chiede: “ma si può fare questo mestiere? Cosa devo fare?”… gli do una serie di consigli, come a migliaia di altri che erano passati di lì e poi spariti, solo che lui li afferra tutti, li classifica e li vuole far fruttare.

Qualche giorno dopo mi trovo a fare un speech al TEDx e, un minuto prima di salire sul palco, mi sento chiamare e me lo trovo tra il pubblico. Marco ha acquistato un biglietto per 10 relatori TED talker, per potermi sentire parlare e proseguire nel suo percorso.

Da quel momento in poi, è stato un mattone dopo l’altro per erigere la sua via per il cielo. I primi 4000, le arrampicate, le cascate, la subacquea, l’esame da guida ambientale e… non so quanti brevetti uno dopo l’altro.

Marco ha più patentini di quante sono le stelle nel cielo.

Poi la prima spedizione nella Russia caucasica nella tempesta oltre i 5000 metri e un’esperienza dietro l’altra, un continuo, come un entusiastico caterpillar fatto di sogni.

Le traversate nei deserti e i trekking nei luoghi più remoti del mondo, oltre le ultime frontiere, da un emisfero all’altro, da un continente all’altro.

Marco ha varie difficoltà: è celiaco dalla nascita e ha altre problematiche molto rare, ma esse non sono un ostacolo insormontabile per lui.

Due giorni fa arriva un messaggio, giunge a me a un altro amico fraterno, una semplice foto, una frase scherzosa che potremmo capire solo noi tre.

Nessuna conquista, nessuna gloria, solo una grande emozione, semplice e intensa. Vivida. La montagna ha deciso di far passare Marco, poteva non farlo, ma ha deciso così, è lui ci ha messo il resto.

Marco è in vetta al Lenin Peak a 7134 m.

Non vedo l’ora di sentirlo raccontare di persona.

Nel frattempo mi fa piacere inserire qui in calce la trasmissione radio di qualche mese fa, relativa alla medesima spedizione dell’anno passato… la semplicità e bontà di Marco, il suo entusiasmo, compaiono dalle sue stesse parole.

Christian Roccati
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