I due alpinisti catalani si stanno avvicinando al Campo Base
Miquel Mas e Marc Subirana, con Edu Marín l’anno scorso alla Trango Nameless Tower, quest’anno hanno deciso di intraprendere insieme il loro progetto in Karakórum. Senza rivelare nel dettaglio i loro piani, attualmente si stanno dirigendo verso il campo base del Latok II (7.108 m), dove potrebbero tentare una nuova via.
“Pakistan! Stiamo iniziando il lungo avvicinamento al Campo Base del Latok. Una delle regioni più belle e solitarie del pianeta”, informava ieri Miquel Mas attraverso il suo instagram.
Latok II (7.108 m)
La prima salita del Latok II risale al 1977 e fu firmata da una spedizione italiana guidata da don Arturo Bergamaschi, attraverso la Cresta Sud. I fratelli Thomas e Alex Huber, insieme a Conrad Anker e Toni Gutsch salirono la parete Ovest del 1997. Più tardi, nel 2006, gli americani Doug Chabot, Mark Richey e Steve Swenson effettuarono la ripetizione della Cresta Sud in stile alpino in sei giorni e nel 2012 i francesi Mathieu Maynadier, Antoine Bletton, Pierre Labbre e Sébastien Ratel aprirono la via sulla parete Sud-Ovest della montagna.
Una cordata di tutto rispetto
Miquel Mas e Marc Subirana sono due forti arrampicatori con una notevole esperienza. Marc Subirana, ad esempio, ha compiuto la salita invernale della Torre Trieste (Dolomiti) attraverso la via Piussi-Redaelli (750 m, 6c, A3) nel gennaio 2017, insieme a Miguel Molina. Successivamente fu ingaggiato dalla FEDME (Federazione Spagnola di Sport di Montagna e Arrampicata) per guidare la squadra di alpinismo femminile 2018-2021, il cui ciclo si concluse con una spedizione nella Rolwaling Valley (Nepal) nel novembre dello scorso anno.
Miquel Mas è sempre stato più legato all’arrampicata su roccia in terreni avventurosi. Già nel 2012, come membro del Center for Technification in Mountaineering della Catalogna, ha ripetuto Logical Progression (900 m, 7c+ plus, 7° obl.) al Gigante, in Messico, in cordata con Toti Valés ed Elies Coll. Sempre con Toti Valés, nel 2017 ha ripetuto la via Nubivagant (455 m, 8b/A0) fino alla cima del Cão Grande nell’isola di São Tomé. E nel 2019 è stato compagno di squadra della belga Siebe Vanhee nella libera di Sense Retorn (340 m, 7c+) a Montrebei.
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