MENU

4 Agosto 2022

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Ambiente e Territorio · Alpi Occidentali · Aree Montane · Europa

Monte Bianco: il sindaco di Saint-Gervais propone una cauzione di 15.000 euro per scalare la via normale

Monte Bianco: via normale francese del Goûter. Fonte: Wikipedia

Proposta choc del sindaco del comune francese di Saint-Gervais per i troppi alpinisti improvvisati

La via normale di accesso alla vetta del Monte Bianco, attraverso il Dôme du Goûter, continua a essere utilizzata da improvvisati scalatori, nonostante le raccomandazioni del prefetto e del sindaco di Saint Gervais (Francia) che hanno messo in guardia dall’altissimo rischio di frane dovuto all’attuale ondata di calore.

Ed è così che il sindaco di Saint-Gervais, ha proposto per scoraggiare chi desideri effettuare la salita della via normale dal suo comune,  il versamento di  una cauzione di 15 mila euro, di cui 10 mila euro pari “al costo medio dei soccorsi” e 5 mila euro per “le spese di sepoltura”. “È inaccettabile che il contribuente francese debba sostenere questi costi”, ha spiegato.

Il 30 luglio”, spiega il sindaco di Saint-Gervais in una dichiarazione pubblicata sul suo account Twitter, “cinque rumeni hanno voluto tentare la salita in pantaloncini, scarpe da ginnastica e cappelli di paglia. L’altoparlante del PGHM ha dovuto chiedere loro di tornare indietro prima di attraversare il couloir del Goûter.”

Secondo il primo cittadino, ci sono diverse decine di “pseudo-alpinisti” – 50 individuati dai gendarmi di alta montagna alla fine di luglio – che sfidano le raccomandazioni di prudenza e si lasciano andare a quello che sembra una “roulette russa”.

“Vogliono fare la scalata con la morte nello zaino”, ha continuato, “quindi che anticipino i costi per salvarli e seppellirli.

Al rifugio Tête Rousse, a 3100 metri di altitudine sulla via normale del Monte Bianco, continuano ad arrivare alpinisti nonostante l’estrema pericolosità della salita in questo periodo di canicola.

Jean-Marc Peillex ha colto l’occasione per inviare un messaggio alle società di impianti di risalita del massiccio del Monte Bianco. Nei periodi di massimo pericolo a causa delle ondate di calore, come avviene attualmente, queste società dovrebbero accordarsi con i comuni per chiudere l’accesso a determinate piste con gli impianti di risalita”, ritiene. In questi periodi, dovrebbe essere possibile anticipare l’apertura, sospendere l’attività nel momento più pericoloso e poi riprendere e prolungare la stagione una volta superato il picco dell’ondata di calore.