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15 Luglio 2020

Ambiente e Territorio · Alpi Occidentali · Aree Montane · Europa

Monte Bianco: trovati i giornali del Boeing 707 di Air India. Il disastro aereo avvenne nel 1966

Uno dei giornali del 1966, ritrovato sul Ghiacciaio Bossons. Foto: AFP/Bernard Barron

Il Boeing si schiantò sul versante francese del massiccio. Il ritiro del ghiacciaio ha restituito i giornali indiani presenti a bordo. Sono ancora in ottimo stato di conservazione

I giornali a bordo del Boeing 707 di Air India, precipitato sul massiccio del Monte Bianco (Alpi francesi), il 24 gennaio 1966, provocando 177 morti, sono stati appena ritrovati sul ghiacciaio dei Bossons.

Si tratta di una dozzina di quotidiani datati 20 e 21 gennaio 1966, che annunciano l’elezione di Indira Gandhi, la prima donna premier del paese. Sono stati scoperti martedì 7 luglio a Chamonix dal direttore di un bar-ristorante situato a 1.350 metri sul livello del mare. “Si stanno asciugando ma sono in ottime condizioni. Possiamo consultarli “, ha riferito all’agenzia AFP Timothée Mottin, il custode della Cabane du Cerro, un piccolo chalet situato a 45 minuti a piedi dal ghiacciaio dei Bossons, in cima al quale il Kangchenjunga si schiantò misteriosamente.

La scoperta durante una camminata

Il 33enne ha dichiarato di aver scoperto le copie dei quotidiani indiani National Herald e The Economic Times durante una camminata, al termine del servizio,  intorno alle 18:00. “Non è una sorpresa. Ogni volta che camminiamo sul ghiacciaio con  amici, troviamo reperti del disastro. Con l’esperienza, si sa dove trovarli”, sottolinea.

Una volta completamente asciutte, le preziose copie si uniranno ai pochi altri reperti esposti da Mottin nel suo bar.

Nel 2017, sul ghiacciaio furono ritrovati resti umani, presumibilmente di passeggeri del volo del 1966 o di un altro disastro aereo di Air India precedente, operato da Malabar Princess, che precipitò nello stesso posto nel 1950.

Ma la scoperta più clamorosa fu quella di un giovane alpinista savoiardo che nel 2013, durante un’escursione,  cadde  su una scatola di piccole pietre preziose, molto probabilmente di proprietà di una vittima dell’incidente del 1966. Gli smeraldi, zaffiri e rubini trovati, per un valore stimato tra i 130.000 e i 246.000 euro, furono posti sotto sequestro. Sei persone rivendicarono il prezioso tesoro, tra cui il gioielliere londinese Jacob Issacharoff.

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