Mancano poche settimane alla partenza del viaggio fotografico in Islanda, proposto nell’ambito del progetto MountainBlog Outdoor Travel. Il gruppo è al completo e pronto per l’esplorazione di un luogo che racchiude peculiarità naturali davvero uniche.
L’Islanda è sinonimo di freddo, ma anche di caldo, se ci pensiamo bene. Un paesaggio forgiato da ghiaccio e fuoco dove gli elementi si manifestano nella loro massima espressione in una grande varietà di scenari: lagune e cascate, montagne e ghiacciai, vulcani e geyser.
In questo periodo siamo alla fine dell’inverno ai confini del circolo polare artico, con il ghiaccio solitamente al massimo livello stagionale, sebbene in costante diminuzione. Siamo anche in una terra geologicamente estremamente attiva, attraversata dalla dorsale medio-oceanica che qui affiora in superficie e si manifesta con intensa attività vulcanica. La stessa forza che circa 150 milioni di anni fa separò Europa e America, portando alla formazione dell’Oceano Atlantico. Andremo infatti alla scoperta del Parco di Thingvellir, l’unico posto al mondo dove si può camminare lungo il rift tra due continenti, dove davvero potremo abbracciare in un unico sguardo la placca americana e quella europea, con i due versanti della stessa vallata in continua espansione di circa 2-3 cm all’anno.
La dirompente bellezza della Natura esercita un potente potere di attrazione e benessere sull’uomo. Nel tempo, abituati ad una vita sempre più urbanizzata, inscatolata e distaccata dall’ambiente naturale, questo contatto primordiale si è in parte assopito con tutto ciò che questo comporta. Questa energia vitale è però parte di noi, permea il nostro DNA e i nostri ricordi ancestrali, ci fa “stare bene in mezzo alla Natura”, senza magari comprenderne pienamente il perché.
Questo viaggio è stato proposto proprio con lo spirito di vivere una full immersion a contatto con la Natura in uno dei luoghi paesaggisticamente più spettacolari al mondo, e personalmente è proprio questa connessione che accende la visione creativa, che poi talvolta si traduce in fotografie spettacolari.
L’acqua, in tutte le sue forme, è uno degli elementi che più stimola la creatività fotografica, l’ho sempre ricercata fin dai miei primi passi in fotografia e spesso mi trovo a passare ore lungo un torrente che scorre e il tempo magicamente si annulla, mi trovo catapultato in una sorta di flusso in un tutt’uno con quanto mi circonda, con i sensi totalmente aperti all’ascolto. Lagune, cascate, ghiacciai. Una delle ricchezze più grandi dell’Islanda è proprio l’acqua, dolce e salata, congelata e in movimento. Andremo anche in esplorazione in particolare della costa meridionale, visitando alcuni tra i luoghi di maggior interesse, a seconda delle condizioni atmosferiche che troveremo e che necessariamente determineranno le nostre scelte.
Ho imparato, infatti, che qualsiasi programma attentamente studiato e dettagliato, dipenderà poi da ciò che la Natura vorrà offrirci. Credo che già ricordarsi di essere ospiti privilegiati sia un ottimo punto di partenza per sintonizzarsi con spirito aperto e ricettivo ad un’intima connessione con ciò che ci circonda. E magari riusciremo persino a sentire la voce misteriosa degli elfi, il popolo invisibile che abita la terra d’Islanda e che talvolta di notte si veste di abito verde per danzare nel cielo stellato.
PS: anche se per questo viaggio il gruppo è al completo, eventuali interessati a questo tipo di esperienze possono comunicarcelo scrivendo a travel@mountainblog.it
(fonte immagini dell’articolo: Wikipedia Commons)