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9 Luglio 2024

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Nanga Parbat: Anna Tybor e Tom Lafaille verso Campo 4

Anna Tybor e Tom Lafaille, spedizione al Nanga Parbat luglio 2024. ©Jan Korlatowicz. Fonte facebook

I due hannno pianificato di raggiungere la vetta l’11 luglio

Il maltempo implacabile ha costretto alcuni alpinisti ad abbandonare il Nanga Parbat (8.126 m), mentre altri, tra cui Anna Tybor e Tom Lafaille ieri mattina hanno lanciato la loro ultima spinta al vertice. La polacca e il francese hanno raggiunto il Campo 2, dove hanno passato la notte e questa  mattina dovrebbero dirigersi verso il Campo 4. “La squadra salirà dalla Kinshofer e trascorrerà diverse notti in campi strategici per gestire la fatica e ottimizzare le possibilità di successo“, informa il suo staff. I due hannno pianificato di raggiungere la vetta l’11 luglio.

“Nonostante tutte le squadre abbandonino lentamente la base dopo più di un mese di condizioni estreme sotto il Nanga Parbat, noi restiamo – aveva annunciato Anna, sei giorni fa – Le previsioni indicano che il tempo migliorerà dal fine settimana, con possibilità di una finestra meteo per diversi giorni. Il tempo sulle montagne più alte del mondo è imprevedibile, quindi incrociate le dita affinché le previsioni si avverino. Stiamo recuperando le forze e ci prepariamo per l’attacco al vertice”.
Ricordiamo che il loro obiettivo è scalare la nona montagna più alta della Terra ed effettuare la discesa con gli sci.

Anna Tybor, Nanga Parbat luglio 2024. ©Jan Korlatowicz. Fonte facebook Tybor

Seven Summit Treks, che ha sistemato le corde fisse fino al Campo 4 della via Kinshofer (versante Diamir), ha anticipato di voler puntare al vertice domani 10 luglio 2024.

Klara Kolouchova, ha deciso di non seguire le indicazioni delle sue guide e, dopo aver raggiunto i 6.100 metri di quota e “aver valutato le condizioni della neve e le previsioni del tempo”, ha rinunciato. “Con umiltà, qualche lacrima e un sorriso riconciliato, mi inchino, caro Nanga Parbat: “Alla prossima volta!”, ha scritto la scalatrice ceca sul suo instagram.

La scalatrice e giornalista polacca Monika Witkowska,  ritornata da un trekking fino al campo base del Nanga Parbat, ha raccontato che gli alpinisti rimasti sulla montagna erano solo 14.

“L’anno scorso c’erano più di 100 persone alla base del Nanga – ha postato Monika quattro giorni fa – ora ci sono solo 14 scalatori e 7 Sherpa (ci sono anche 5 scalatori pakistani, ma non li conto, perché praticamente non hanno possibilità di arrivare in vetta – non hanno nemmeno raggiunto il campo 1, mentre altri si sono acclimatati da tempo). Dalla Polonia c’è solo Anna Tybor alla base, il cui obiettivo è scendere con gli sci dal Nanga (insieme a Tom Lafaille). Anne sta benissimo, è già stata al Campo 3, pertanto ha l’acclimatazione necessaria (non è stata al Campo 4; a causa della neve profonda, non c’è ancora stato nessuno); difficile dire quando sarà l’attacco alla vetta, perché purtroppo il tempo per ora non lo permette”.

Tra i nomi noti ancora al CB del Nanga,  Israfil Ashurli (Azerbaigian). Ashurli sacrificò il suo tentativo di vetta l’anno scorso per soccorrere uno scalatore pakistano in difficoltà e aiutarne molti altri. Come ricompensa, quest’anno le autorità locali gli hanno concesso un permesso gratuito di scalata.

Anche Trifish Chang (Taiwan), Santiago Quintero (Ecuador) sono pronti a lanciare la loro spinta al vertice non appena riterranno le condizioni  favorevoli, così come altri alpinisti provenienti da Oman, Romania, Giappone, Norvegia, Grecia e Pakistan.

Monika Witkowska (terza a sinistra) a CB del Nanga Parbat con alcuni alpinisti, tra cui Anna Tybor sulla destra. Fonte facebook

Selena Khawaja con suo padre al Nanga Parbat, giugno 2024. ©Selena Khawaja facebook

Tra i locali figura la 15enne Selena Khawaja e il suo controverso padre. Nel 2021, i due arrivarono al CB del Broad Peak  per tentare un nuovo record. Successivamente, il padre di Khawaja si ammalò e fu evacuato dalla montagna, lasciando la ragazzina sola, insieme  ai portatori, affinchè continuasse il progetto, ma la giovanissima alpinista alla fine non salì sulla montagna. I Khawaja ieri hanno raggiunto Campo 2 e dovrebbero continuare la loro progressione verso il Campo 3 questa mattina. “La salita a Campo 2 ha prosciugato tutte le nostre energie…”, ha fatto sapere Selena. “Siamo stati costretti a passare la notte all’aperto, resistendo a temperature basse fino a -12 gradi Celsius. Il nostro piano iniziale era di partire alle 2:00 ma la nostra guida di alta quota ci ha consigliato di aspettare, ritardando la partenza alle 8:00. Questo ha reso impossibile raggiungere la parete Kinshofer in orario. La salita dal Campo 1 al Campo 2 non ci ha dato tregua, senza un posto dove riposare. Abbiamo dovuto metterci al sicuro sulle corde e stare in piedi per tutta la notte, a poche centinaia di metri dal Campo 2.”