“MONTAGNALIBRI365”. IL TRENTO FILM FESTIVAL DIVENTA ITINERANTE ANCHE CON I LIBRI. PRIMO INCONTRO IL 25 OTTOBRE CON PAOLO RUMIZ
La rassegna internazionale dedicata all’editoria di montagna, “MontagnaLibri”, si evolve e seguendo la formula del Trento Film Festival 365, proporrà iniziative e incontri durante tutto l’arco dell’anno.
Il primo appuntamento di questa nuovo percorso si svolgerà a Trento, martedì 25 ottobre, alle 20.30, nella sede della Sosat (via Malpaga 17) e avrà come ospite lo scrittore e giornalista Paolo Rumiz che presenterà il suo nuovo libro “Appia” (ed. Feltrinelli). L’evento è organizzato in collaborazione con la “Piccola Libreria” di Levico Terme.
A dialogare con l’autore sarà lo scrittore Giuliano Geri; interverranno anche la direttrice del Trento Film Festival, Luana Bisesti e il presidente della Sosat, Luciano Ferrari.
«Era da tempo che pensavamo di estendere ad altri periodi dell’anno, oltre ai canonici appuntamenti del festival di primavera e autunno, le iniziative di MontagnaLibri – ha spiegato Luana Bisesti -. Sulla base dell’esperienza di successo maturata con Trento Film Festival 365 (la rassegna cinematografica itinerante del festival che durante tutto l’anno propone, in Italia e all’estero, in collaborazione con sezioni del Cai, della Sat, associazioni culturali e comuni, i migliori film di alpinismo del festival) e alla luce del numero sempre crescente di spettatori che frequentano gli spazi espositivi del festival dedicati all’editoria di montagna, abbiamo deciso di sperimentare una piccola “MontagnaLibri 365”, con incontri con gli autori, dibattiti, iniziative culturali. Naturalmente realizzeremo queste iniziative insieme alle case editrici e partner locali come la “Piccola Libreria” di Lisa Orlandi, molto attiva nel proporre incontri con autori, sia nazionali, sia locali che si è dimostrata, come la Sosat, subito entusiasta del nostro progetto».
Il libro tratta un tema caro al festival, quello del viaggio d’avventura, culturale e di scoperta. Come ha spiegato lo stesso autore, Appia rappresenta “un atto di restituzione al Paese, ma anche all’Europa, del percorso integrale della più antica via d’Europa”. Una via che costituisce un bene clamorosamente abbandonato dall’Italia.
Rumiz, insieme a un gruppo di amici e al geografo e cartografo Riccardo Carnovalini, ha ripercorso l’itinerario in tutta la sua lunghezza, più di 600 chilometri, da Roma a Brindisi, compiendo un viaggio “sospeso tra l’incantamento e l’indignazione”.
La via regala infatti sensazioni meravigliose, ma per conquistarsele occorre sobbarcarsi anche di un “lavoro sporco”: svincoli da aggirare, guardrail, sentieri invasi dai canneti, cementificazioni, talvolta montagne intere svendute alle multinazionali dell’acqua e del vento e affrontare la verità dei luoghi pestando la terra col “piede libero”.
Grazie a questo straordinario viaggio narrato tappa per tappa, con le mappe di Riccardo Carnovalini disponibili on line, “la Via Appia da ora – ha detto Paolo Rumiz – può diventare il nuovo cammino di Santiago di Compostela europeo”. “Con la restituzione di queste mappe – ha evidenziato l’autore – stranieri e italiani potranno riprendersi questa strada che abbiamo completamente dimenticato”.