La gestione del patrimonio forestale rappresenta una sfida di fondamentale centralità e attualità nell’ambito delle questioni ambientali e della transizione ecologica. Il corso, in presenza e online, intende contribuire a valorizzare questo patrimonio
Il corso si svolgerà sia in presenza, sia in modalità online.
Contenuti e finalità del corso
La gestione del patrimonio forestale rappresenta una sfida di fondamentale centralità ed attualità nell’ambito delle questioni ambientali e della conversione ecologica.
L’evoluzione della normativa più recente, da quella europea agli indirizzi nazionali e regionali, rischia di legittimare interventi (utilizzazioni, tagli) in cui gli aspetti ecologici e naturalistici sono sempre evocati, ma appaiono secondari, soprattutto alla luce dei fatti.
Il corso intende promuovere una visione d’insieme che contribuisca a conciliare il rispetto dei valori naturalistici non mercificabili con approcci e modalità di utilizzazioni selvicolturali che nei secoli hanno garantito il mantenimento di apprezzabili livelli di biodiversità e al tempo stesso favorito l’economia, su scala locale, delle comunità residenti.
La complessità dei temi trattati non consentirà di esaurire le diverse problematiche e di illustrare tutte le possibili iniziative di valorizzazione, ma costituirà un quadro di riferimento utile e necessario per successivi approfondimenti tematici.+
Destinatari
Il corso si rivolge a persone di tutte le provenienze con una sensibilità per quanto concerne le ricadute della crisi climatica sugli ambienti naturali e forestali in particolare e dal punto di vista sociale. Docenti e studenti di scienze forestali, biologia, agraria. Amministratori e funzionari di Comuni e Unioni Montane e Comunità di Montagna.
I Relatori
Interverranno relatori di indiscussa professionalità e competenza sul tema, anche del mondo accademico e della cultura.
Mirta Da Pra Pocchiesa, giornalista, scrittrice e co-coordinatrice di Casacomune;
Cesare Lasen, geobotanico, naturalista, membro del Comitato Scientifico Dolomiti UNESCO;
Tommaso Anfodillo, docente presso il TESAF dell’Università di Padova e coordinatore del Centro Studi per l’Ambiente Alpino di San Vito di Cadore (BL);
Gabriele Chiopris, dottore forestale;
Silvia Stefanelli, Gruppo di lavoro tecnico scientifico Clima Friuli Venezia Giulia;
Paola Favero, già comandante carabinieri forestali per la biodiversità e scrittrice;
Enrica Pessione, docente di biochimica dei microrganismi al Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Università di Torino;
Luigi Casanova, Presidente di Mountain Wilderness Italia;
Ivana Bassi, docente di Economia rurale e montana Università di Udine;
Elio Campiutti, SAF di Udine;
Pierangelo Giacomuzzi, boscaiolo musicista;
Luca Rotelli, ricercatore e studioso di tetranoidi;
Iris Bernardinelli, ispettore fitosanitario dell’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale (ERSA) della Regione Autonoma FVG;
Michele Da Pozzo, direttore del Parco Naturale Regionale delle Dolomiti d’Ampezzo;
Pierpaolo De Biasio, dell’Ispettorato forestale di Tolmezzo, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia;
Raffaele Marini, presidente della Commissioone Centrale Tutela Ambiente Montano del CAI;
Laura Secco, docente presso il Dipartimento Territorio e Sistemi Agro Forestali (TESAF) dell’Università di Padova;
Francesco Dellagiacoma, già dirigente forestale della Provincia Autonoma di Trento, Membro del CdA di PEFC Italia;
Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele, di Libera e di Casacomune.
Metodo
Il corso proporrà alcune lezioni frontali da parte di esperti del settore alle quali seguirà la possibilità di fare domande e interventi in plenaria. Ci sarà una mezza giornata con uscita nel bosco, accompagnati da esperti, per osservare ambienti integri e ambienti disturbati da eventi naturali e antropici (bostrico, venti di tempesta, tagli intensivi e altro). Oltre all’approfondimento scientifico e alle uscite sul campo, ai corsisti sarà offerto un confronto con alcune persone che porteranno esperienze significative di “lavori” legati alle foreste e all’utilizzo del legno.
Le sigle che hanno collaborato per arrivare alla definizione di questo programma non sono, su tutte le tematiche, allineate sulle medesime posizioni. Casacomune propone un confronto a partire dalle posizioni comuni e dalla possibilità di ascoltarsi, reciprocamente. Le relazioni previste dal programma sono quindi un intreccio che parte da una scelta pluralista e laica come metodo di lavoro.
Dagli spunti offerti dai relatori e dagli interventi dei corsisti emergeranno alcuni dei temi da affrontare nel successivo corso “Nel cuore dei boschi.2”
Programma completo e iscrizioni
Ulteriori info: tel. 342.3850062; mail casacomune.laudatoqui@gmail.com.