Non è ancora noto se e come cambieranno le tariffe per la scalata degli altri sei ottomila del paese
Un anno e mezzo fa, il governo nepalese ha annunciato che dal 2025 avrebbe maggiorato i costi dei permessi per scalare l’Everest del 36 per cento. Ora è ufficiale! Tuttavia, le nuove tariffe saranno in vigore dal 1° settembre.
Il permesso per scalare l’Everest dal versante Sud in autunno, aumenterà dunque da $ 5500 a $ 7500 a persona. Allo stesso modo, il costo del permesso per le stagioni invernali (dicembre-febbraio) e monsoniche (giugno-agosto) salirà da $ 2.750 a $ 3.750 a persona.
In base alle nuove norme, la quota che gli stranieri dovranno versare per tentare l’Everest nella stagione primaverile (marzo-maggio) sarà di $ 15.000 anzichè $ 11.000 a persona.
Le nuove tariffe si allineano, più o meno, a quelle applicate dalle autorità cinesi e tibetane per scalare l’Everest dal versante Nord.
Non è ancora noto se e come cambieranno le tariffe per la scalata degli altri sei ottomila del Nepal: Kangchenjunga, Lhotse, Makalu, Manaslu, Dhaulagiri e Annapurna I.
Permessi più brevi e obbligo di una guida
Oltre ad aumentare notevolmente le tariffe dei permessi di scalata per l’Everest, il governo nepalese ha introdotto una serie di misure volte a prevenire incidenti sugli Ottomila e a controllare l’inquinamento da rifiuti.
Per scalare l’Everest e qualsiasi montagna di oltre 8.000 metri, tutti dovranno assumere una guida, responsabile al massimo di due clienti.
Inoltre, da settembre in poi, ogni permesso avrà validità 55 giorni, anziché 75.
Per contrastare il degrado ambientale nella regione dell’Everest, già la scorsa primavera, le autorità del Khumbu Pasang Lhamu avevano imposto l’uso di sacchetti biodegradabili per la raccolta dei rifiuti. In base alle nuove norme, dalla prossima stagione primaverile, gli scalatori dell’Everest dovranno utilizzarli in alta quota e saranno tenuti a riportare i propri rifiuti organici al campo base per un corretto smaltimento. Il provvedimento diventa obbligatorio su tutti gli Ottomila.
Le revisioni, approvate nella riunione del Consiglio dei ministri dell’8 gennaio, saranno presto pubblicate sulla Nepal Gazette.