Nicolas Moineau. Foto: Stéphanie Para
Campione del Mondo 2012 nella categoria Ipovedenti, il climber francese ha chiuso il suo super progetto a St-Géry
Ancor prima dell’introduzione delle restrizioni dovute alla pandemia di coronavirus in Europa (obbligo di rimanere a casa, nessuna attività all’aperto, aree chiuse, ecc.), il climber francese Nicolas Moineau, non vedente, chiudeva il suo progetto più difficile “Aller-Retour Pour Une Mèche” (7c+) a St -Géry (Vallée du Lot).
Molti anni fa, a Moineau è stata diagnosticata la retinite pigmentosa, una malattia genetica che gli ha fatto perdere gradualmente la vista. Il francese, tuttavia, è un vero duro e lotta da anni per abbattere le barriere che gli si sono presentate davanti. Non solo ha vinto competizioni internazionali di arrampicata riservate ad atleti con disabilità, tra cui l’oro nel 2012 e l’argento nel 2016, ma si muove perfettamente anche su roccia.
Nicolas Moineau su “Aller-Retour Pour Une Mèche” (7c+) a St-Géry. Fonte: Facebook
Moineu ha raccontato a Fanatic Climbing come è nato questo progetto:
“Nel 2018, stavo pensando ad alcuni progetti ambiziosi. Volevo superare un’altra barriera – racconta il climber – Quando ho scalato il 7b/b+, ho pensato di poter fare qualcosa di più duro. Due miei amici mi hanno consigliato di provare questa linea. Ho scelto St-Géry per motivi pratici. Non guido l’auto; il posto è vicino a casa mia ed accessibile in autobus”.
Moineau, che ha iniziato a lavorare sulla via a fine 2018, per mantenere alta la motivazione, stabiliva piccoli obiettivi.
A chiusura del progetto, ha postato sulla sua pagina facebook quanto segue: “Questo è il risultato di un lavoro pazzesco! Solo un anno fa, mentre lavoravo ai primi metri della via, trovavo ogni movimento sovrumano.
Probabilmente non è l’ultima parola del 42enne Nicolas Moineau. Lui stesso dice: “perché non provare l’8a nel 2021, avrei alcune idee …”.
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