Guide, sherpa e clienti sono al sicuro, dopo il guasto ai regolatori del flusso di ossigeno, avvenuto questa mattina sulla Nord dell’Everest. I team stanno rientrando
Questa mattina, a causa di un guasto alle attrezzature, alcune squadre impegnate sulla Nord dell’Everest hanno sospeso la loro spinta al vertice e sono scese sotto i 7700 metri. Attualmente tutti i clienti, le guide e gli sherpa sono al sicuro.
Alle 6:47 (orario Everest), l’alpinista americano Alan Arnette, ha parlato al telefono satellitare con Adrian Ballinger, fondatore di Alpenglow, agenzia che aveva due squadre in quota.
Ballinger si trovava a 8500 metri, vicino al 2° Step, sul versante tibetano, quando 10 dei 39 regolatori delle bombole di ossigeno sono improvvisamente andati fuori uso e gli alpinisti hanno dovuto tornare indietro. Al momento della conversazione telefonica, tutti erano al sicuro sotto il C3, a 8300 metri .
Il regolatore controlla il flusso di ossigeno tra la bombola e la maschera. Se si rompe, l’ossigeno non arriva in maschera. Quelli utilizzati da Alpenglow sono forniti da Summit Oxygen (SO). Ballinger ha tenuto a precisare che con il suo appello non intendeva criticare SO, ma allertare l’azienda di un possibile lotto difettoso in circolazione.
Le guide e gli sherpa hanno ceduto i loro regolatori ai clienti, e tutti stanno scendendo in sicurezza.
Al momento della conversazione su satellitare, tutti i membri della spedizione si trovano al di sotto del Campo 3, ma Ballinger ha avvisato che al di sopra c’era una squadra cinese piuttosto numerosa. Pare che tutti i membri del gruppo cinese abbiano raggiunto la cima senza problemi.
In un aggiornamento successivo, precisamente alle 9:00 (ora Everest), Adrian riferiva quanto segue: “tutto Alpenglow ora è sotto C2, a 7700 metri. 4 ulteriori guasti all’erogatore da quando abbiamo parlato (tutti e 4 i guasti recenti sono avvenuti tra 8300 e 7700)”