Intervista a Italo Cerise, presidente del Parco
Quando si parla di turismo in montagna, specie nei parchi naturali, si tratta sempre di pro e contro, di sostenibilità e di impatto ambientale. Gestire il turismo all’interno di un parco e i problemi riguardanti il sovra-turismo, che in questi anni post-pandemia si sono verificati in molte località alpine, è tutt’altro che facile.
Se da un lato c’è sempre più richiesta di offerte di viaggio ed esperienze legate al mondo outdoor, dall’altro ci si scontra con l’impatto del turismo dei gruppi e di massa, che può mettere in pericolo il delicato ambiente alpino, specie quello di un’area protetta.
In Italia c’è una realtà che sotto questo aspetto eccelle nel mondo. Si tratta del Parco Nazionale Gran Paradiso che dal 2014 rispetta i parametri per rientrare nella Green List, lo standard globale di buone pratiche delle aree protette. La Green List è redatta dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), la stessa che pubblica ogni anno la Red List ovvero la lista di specie animali in pericolo estinzione.
Inoltre, grazie al “Marchio Qualità Gran Paradiso” – uno strumento di identificazione che l’ente Parco assegna a operatori del settore turistico alberghiero, artigianato e agroalimentare impegnati in un percorso di qualità e sostenibilità, per garantire ai consumatori la provenienza dal territorio del Parco, la qualità delle lavorazioni, un’accoglienza all’insegna del rispetto per l’ambiente oltre che della cortesia e delle tradizioni locali – al parco è stata assegnata la certificazione CETS.
La Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) viene rilasciata alle aree protette che dimostrano di avere effettivamente implementato processi partecipativi inclusivi e trasparenti e che quindi abbiano condiviso un piano d’azione di turismo sostenibile con diversi attori.
A tal proprosito, in collaborazione con i tour operator e con le realtà locali, il Parco sta sviluppando strategie e azioni che consentano uno sviluppo turistico di qualità, sulla base di un’analisi accurata della situazione locale.
Il presidente del Parco Nazionale Gran Paradiso, Italo Cerise, in questo video, presenta il piano e le azioni adottate, attraverso le proposte dei tour operator, nel rispetto dei rigidi requisiti imposti dalla CETS.
MountainBlog ha seguito, in esclusiva, un educational tour organizzato da Verticalife nei giorni scorsi, insieme a operatori turistici selezionati da tutta Europa. Il tour è stato pensato per mostrare ai Tour operator stranieri la filiera sostenibile e le unicità del territorio piemontese e valdostano del parco. Insieme a loro la nostra redazione ha potuto valutare le proposte delle imprese locali, le attività outdoor e culturali promosse dal Marchio Qualità Gran Paradiso.
Interviste e testo di Mirko Sotgiu/MB
Immagini di T.O. Verticalife e Mirko Sotgiu/MB