La nuova via, lunga 600 metri con difficoltà stimate fino al 7a, è stata aperta a fine 2024 su La Mascara (2300 m), nel massiccio del Paine
Sebastian Pelletti e Hernán Rodríguez hanno chiuso il 2024 nel migliore dei modi, con l’apertura di una nuova via che completa una trilogia unica nel massiccio del Paine, nella Patagonia cilena. Si tratta di Alborada (600 m, 7a), completata nel fine settimana del 28 e 29 dicembre sul versante sud-ovest de La Máscara (2.300 m).
Questa impresa si aggiunge a quella realizzata solo due settimane prima, che ha visto l’apertura di Última Ronda (700 m, AI3, M4) sulla parete sud del Trono Blanco, e a quella firmata in primavera con Arma de doble filo (800 m, 7a, A1 ), sul versante est de La Espada.
Il racconto di Seba Pelletti
Durante le festività, Sebastian Pelletti e Hernán Rodríguez sono riusciti a trovare un weekend per tornare sulla roccia delle Torri del Paine: “Com’è stato bello rispolverare il sacchetto di magnesite e le scarpette per la prima parete dell’estate!”, ha raccontato Pelletti sui suoi canali social qualche giorno fa. Nell’emisfero australe la stagione calda è infatti già arrivata e le montagne ora sono meno innevate e libere dal ghiaccio.
“Siamo riusciti ad aprire una nuova via sulla parete ovest de La Máscara, impiegando in totale 48 ore, da macchina a macchina”, continua lo scalatore, spiegando che la linea “inizia con il primo tiro della via Sudafricana e poi devia attraverso una serie di diedri verticali che forniscono trame e prese scolpite dal vento dove non ci sono fessure”.
I due sono riusciti a “collegare la linea con un paio di binocoli e ad attaccare la parete” solo all’alba, per questo motivo hanno battezzato la nuova linea Alborada, ovvero “luce dell’alba. “La via è stata salita interamente in libera – spiega Pelletti – Sono 600 metri di arrampicata fino in cima, con difficoltà 7a”.
I due hanno optato poi per la discesa in corda doppia lungo la via Sudafricana, che corre parallela ad Alborada, qualche metro più a destra, lasciando così completamente pulita la loro nuova linea.
“Massimo rispetto a Dave Cheesemond e Phil Dawson per il diedro aperto nel 1976!” ha concluso Seba, riferendosi all’apertura realizzata dai due scalatori sudafricani quasi mezzo secolo fa.
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