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17 Aprile 2020

Cultura · Alpi Orientali · Aree Montane · Italia · Veneto · Narrativa

Con “Patagonia Express” Luis Sepulveda vinse il “Gambrinus Mazzotti” nel 1995

Luis Sepulveda alla consegna del Premio Gambrinus Mazzotti. Fonte: Il Gazzettino Treviso

Il celebre scrittore cileno, scomparso ieri per Covid-19, partecipò al concorso letterario dedicato alla montagna 25 anni fa

Il Premio Gambrinus Mazzotti, concorso letterario volto a valorizzare la montagna, l’alpinismo, il paesaggio e dedicato al viaggio e all’esplorazione, vanta tra i suoi vincitori nomi celebri come Luis Sepulveda, dimostrazione di come un Premio letterario periferico possa essere in grado di scoprire per primo i veri talenti.

Lo scrittore cileno, scomparso ieri per Covid-19,   si aggiudicò il “Gambrinus-Mazzotti” con “Pagatonia Express”, nel 1995.

«Quando arrivò a San Polo di Piave, era il 1995 – racconta Antonio Beltrame, segretario e memoria storica del Premio, in un’intervista rilasciata al Gazzettino di Treviso».

«Non era ancora così famoso – continua Beltrame – Ma lo stesso aveva un suo giro di aficionados. Quel volto latino del sud, quella parlata gioviale, le mani grandi, da contadino, la semplicità di uno del popolo. Ad accompagnarlo c’era il figlio di Inge Feltrinelli, allora suo editore».

Il premio letterario dedicato alla memoria di Giuseppe Mazzotti colse subito il potenziale di quella scrittura facile ed emotiva e riconobbe in “Patagonia Express” un libro che avrebbe fatto strada.

«A presentare il libro e dialogare con Sepulveda fu Lionello Puppi. Ci teneva tantissimo –  prosegue nell’intervista Beltrame. Parlarono di viaggi, di battaglie. Ma soprattutto di emaginazione e di ambiente. «Quello della sostenibilità era per lui davvero un rovello. Sfruttamento, terzomondismo, ambiente: non per niente divenne uno degli attivisti di slow food». Ripeteva anche agli organizzatori di sentirsi un contadino. Non per l’aratro o la zappa. Ma per i paesaggi della sua infanzia. «Gli piaceva molto la campagna trevigiana. Apprezzava soprattutto le ville venete, come forma di bellezza e, insieme, economia agricola».

«Di lui ricordo la semplicità, la stretta di mano franca a giurati e pubblico, quel sorriso largo da uomo affamato di vita. Possiamo dire che ha diviso un piccolissimo tratto di strada con noi. E questo è bello, dà la misura di cosa significhi un premio letterario», conclude Beltrame. Fonte e approfondimento

“Patagonia Express”,  il diario di viaggio di Sepúlveda in Patagonia e nella Terra del Fuoco

Patagonia express, cover

Nel libro di Sepulveda, pubblicato nel … riflessioni, racconti, leggende e incontri  s’intrecciano nel maestoso scenario del Sud del mondo, dove l’avventura non solo è ancora possibile, ma è la più elementare forma di vita.

Il vecchio Eznaola, che naviga senza sosta per i canali cercando un vascello fantasma; i gauchos che ogni anno organizzano il “campionato di bugie” della Patagonia; l’aviatore Palacios e lo scienziato Kucimavic; Bruce Chatwin, Butch Cassidy e Sundance Kid… una serie di personaggi eccezionali sullo sfondo di un eccezionale paesaggio.