Sembra incredibile, ma esiste un comprensorio sciistico in Italia i cui gli impianti partono da una vera e propria città a 583 metri sul livello del mare. Stiamo parlando di Pila, lo ski resort che con la sua telecabina collega Aosta alle piste poste a 1800 mslm in soli 18 minuti. Nelle scorse settimane abbiamo avuto la fortuna di trascorrere un paio di giorni su questo stupendo balcone che si affaccia su buona parte della Valle d’Aosta e abbiamo deciso di raccontarvi come è andata.
Arriviamo a Pila in serata, dopo aver assistito ad un bellissimo tramonto dall’autostrada che corre lungo il fondovalle della Vallée. La notte avvolge le montagne attorno a noi, illuminate soltanto dalle luci dei gatti al lavoro sulle piste.
Ceniamo a base di prelibatezze locali, dopodiché ci ritiriamo nelle nostre stanze. Le previsioni annunciano una giornata stupenda per domani e le nostre finestre dovrebbero essere tutte rivolte verso il re delle Alpi: il Monte Bianco.
La mattina seguente il nostro risveglio precede il suono della sveglia, tanta è la voglia di scostare le tende sbirciare fuori dalla finestra. La neve illumina le montagne attorno a noi ancora avvolte da un cielo blu notte, destinato in poco tempo a virare verso colori più chiari. Sembra di guardare un dipinto animato nel quale i colori pastello si alternano andando a toccare ogni singola sfumatura dell’alba, mentre il sole inizia a toccare la cima del Monte Bianco.
Lo spettacolo dell’alba vale già il viaggio, ma la fortuna vuole che ad aspettarci ci sia un’intera giornata sugli sci. Indecisi da quale dei 70 km di piste iniziare, optiamo per la risalita lungo la Chamolé, uno dei 15 impianti che servono il comprensorio, per poi iniziare a scaldare le gambe lungo l’Alpage.
Le scarse precipitazioni di questo inverno hanno richiesto l’utilizzo della neve artificiale e un grande lavoro da parte di tutto il personale. I “gattisti” di Pila lavorano infatti tutte le notti con i loro mezzi in modo da farci trovare le piste in condizioni perfette il giorno dopo e dobbiamo ammetterlo: siamo rimasti davvero sorpresi dalla qualità della neve e di tutte le piste che abbiamo percorso!
Fiore all’occhiello di Pila è sicuramente anche lo snowpark Areaeffe, un grande area freestyle dove compiere salti e acrobazie sia con gli sci che con lo snowboard, o più semplicemente, come abbiamo fatto noi, godersi lo spettacolo con il naso puntato all’insù.
Dopo un pranzo fin troppo ricco ci rimettiamo gli sci ai piedi per godere delle ultime discese della giornata. Raggiungiamo la Platta de Grevon a 2700 metri, uno splendido punto di vista sui 4000 della Valle d’Aosta, ma anche sulla Grivola e sulla valle di Cogne.
Da qui parte una pista nera dedicata al freeride che non viene battuta subito dopo le nevicate, in modo che possa conservare per almeno 24 ore la purezza della neve fresca. Un modo per vivere l’adrenalina del fuori pista in un’area resa del tutto sicura grazie all’utilizzo di speciali “cannoni” che la bonificano dalle valanghe durante la notte.
Con le gambe provate da un’intera giornata alla scoperta di Pila, torniamo in albergo per goderci un piccolo momento di riposo prima della cena. Una sauna e un bel bagno turco sono attività ideali quando sole e temperature calano per lasciare spazio alla notte, un ottimo “aperitivo” prima dell’ultima esperienza della giornata.
Ad aspettarci fuori dall’hotel per portarci al ristorante nel quale ceneremo non c’è alcun auto, bensì un gatto delle nevi tutto per noi! Risaliamo le piste deserte in un’atmosfera da favola, con le luci del gatto che si mescolano a quelle delle stelle e della luna, fino a raggiungere il rifugio. Non esiste miglior modo per concludere una giornata di sport e benessere tra le Alpi valdostane che un caldo rifugio in legno e il gusto dei piatti tradizionali tipici di queste terre.