I libri vincitori della 42esima edizione sono: “Se non dovessi tornare” di Enrico Camanni (sez. “Alpinismo”), “Parchi naturali. Storia delle aree protette in Italia” di Luigi Piccioni (sez. “Ecologia e paesaggio”) e “Galileo Chini. Un artista della ceramica tra la Toscana e l’Europa” di Daniele Galleni (sez. “Artigianato di tradizione”)
Il Premio Letterario Gambrinus Mazzotti, promosso dall’Associazione Premio Letterario Giuseppe Mazzotti, dedicato a Giuseppe Mazzotti, straordinario ed eclettico intellettuale trevigiano, ha annunciato i vincitori della 43esima edizione.
La Giuria, composta da studiosi, esperti e scrittori, ha selezionato un vincitore per ciascuna delle tre sezioni di gara: per “Alpinismo: imprese, vicende storiche, biografie e guide” si tratta di “Se non dovessi tornare” (Mondadori, 2024) dello scrittore e alpinista torinese Enrico Camanni, già direttore delle riviste “Alp” e “L’Alpe”, per “Ecologia e paesaggio” di “Parchi naturali. Storia delle aree protette in Italia” (Il Mulino, 2023) dello storico aquilano Luigi Piccioni e per “Artigianato di tradizione” di “Galileo Chini. Un artista della ceramica tra la Toscana e l’Europa” (Ed. Polistampa, 2023) di Daniele Galleni, funzionario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con assegnazione all’Istituto Italiano di Cultura di Pechino.
Le tre opere sono state selezionate tra 132 volumi provenienti da 72 case editrici.
“Ancora una volta – sottolinea Angelo Squizzato, presidente dell’Associazione Premio Letterario Giuseppe Mazzotti – il Premio accende i riflettori, grazie all’attenta scelta della Giuria, su opere capaci di parlare di futuro, di indicare modelli a cui ispirarsi e a cui guardare per percorrere strade più sostenibili. È proprio questa una delle finalità che vogliamo perseguire con più determinazione: fare del Premio una piazza in cui accogliere idee e istanze lungimiranti, capaci di suggerire modelli green replicabili”.
Sul podio tre libri che parlano di meraviglia, ma anche di fragilità
Guadagnano il podio tre libri che raccontano la bellezza dell’Italia attraverso gli occhi del mondo: quelli dell’alpinista californiano Gary Hemming, giunto sulle Alpi per scalare il Monte Bianco, protagonista del volume di Camanni; quelli dei fondatori delle prime riserve americane che hanno ispirato la gestione delle aree protette italiane, dando vita ad una lunga storia di conservazione, battaglie, delusioni, ripartenze, cambiamenti culturali e politici profondi, nell’opera di Piccioni; e infine quelli dell’Europa, rivolti all’abilità di Galileo Chini, uno dei più importanti protagonisti della ricca stagione delle arti decorative italiane che va dalla fine dell’Ottocento agli anni Trenta, un artista e un innovatore di riferimento anche in ambito straniero, di cui Galleni ricostruisce la storia.
Tre libri che indagano tre “inizi”, che raccontano di semi che hanno germogliato nel presente e dovranno rafforzarsi nel futuro: la scalata di Gary Hemming incarna una filosofia ecologica della scalata, rivoluzionaria e ancora attualissima; alle battaglie per la creazione e tutela dei parchi naturali oggi si sono aggiunte nuove finalità, come la promozione della ricerca scientifica, lo stimolo e il sostegno a una fruizione turistica ampia ma rispettosa, l’educazione ambientale e, più di recente, lo sviluppo delle comunità locali con modalità sostenibili; Cini, infine, si è dimostrato capace di unire le nuove istanze moderniste alle proprie solide radici toscane in una commistione personalissima e affascinante.
Emerge, infine, il tema della fragilità, al tempo stesso criticità e valore: la incarna Gary Hemming, figura imprescindibile nella storia dell’arrampicata moderna ma anche e soprattutto ‘zeitgeist’ dell’incendio del ’68 e amico fragile; la si ritrova nella volontà di sottrarre porzioni di ambiente naturale al degrado causato dalle opere dell’uomo, ambizione nobile eppure spesso osteggiata; e permea le opere di Galileo Chini, che sceglie di dare forma alla propria arte utilizzando ceramica e vetro.
Libri segnalati dalla Giuria
La Giuria ha inoltre segnalato le opere “Gli alpinisti di Stalin” di Cédric Gras, Editore Corbaccio (sezione “Alpinismo”), “Sottocorteccia. Un viaggio nei boschi che cambiano” di Pietro Lacasella e Luigi Torreggiani, People Editrice, e “Paesaggio civile” di Serenella Iovino, Il Saggiatore (sezione “Ecologia e paesaggio”), “Antichi mestieri del Veneto” di Francesco Jori con foto di Stefano Scapin, Editoriale Programma (sezione “Artigianato di tradizione”).
Premio Speciale della Giuria “Ulderico Bernardi” a Emanuela Evangelista per “Amazzonia. Una vita nel cuore della foresta”
Bellezza e fragilità sono il fil rouge anche nel libro destinatario del Premio Speciale della Giuria “Ulderico Bernardi”: “Amazzonia. Una vita nel cuore della foresta” (Editori Laterza 2023) di Emanuela Evangelista, biologa e attivista che vive da oltre dieci anni nel cuore della foresta amazzonica e precisamente nel villaggio di Xixuaú, una manciata di palafitte ignorate dalle mappe ufficiali. Emanuela Evangelista è una “Kuki Gallmann” dell’Amazzonia, approdata in Sud America nel 2000 per amore della ricerca, e in particolare per condurre una ricerca sulle lontre giganti a rischio di estinzione. Pian piano comprende che la protezione di una specie in pericolo non può prescindere dalla salvaguardia di tutto ciò che le ruota attorno, a cominciare dalla foresta e tutti i suoi abitanti, sia animali che vegetali, e il punto di vista della conservazione si allarga: nel 2004 fonda l’Associazione Amazonia Onlus, organizzazione con sede a Milano, che mira a tutelare la foresta, i suoi fiumi e i suoi abitanti sul lungo termine e che, ad oggi, ha contributo alla protezione di 600 mila ettari di territorio. Nel 2020 è stata insignita dal Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Matterella, della carica di Ufficiale nell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per il “costante impegno, in ambito internazionale, nella difesa ambientale, nella tutela delle popolazioni indigene e nel contrasto alla deforestazione”.
“La scelta della Giuria – motivano Adriana Misura Bernardi e Arrigo Bernardi, moglie e figlio di Ulderico Bernardi, già presidente del Premio Letterario Gambrinus Mazzotti – premia il prestigioso lavoro di Emanuela Evangelista, che con il suo caparbio indagare nella foresta amazzonica ci riporta al lungo lavoro di ricerca svolto da Ulderico, dagli archivi polverosi sino alle disparate mete in cui il nostro popolo ha cercato emancipazione in tutto il mondo. Sempre alla ricerca di tracce del persistere della cultura attraverso i mutamenti che necessariamente la storia impone all’umanità e con lei al pianeta che abitiamo. Uno studio che consegna alle nuove generazioni il testimone di un pensiero affinatosi attraverso l’esperienza e l’intelligenza, necessario per costruire il futuro”.
Premio Honoris Causa al filosofo evoluzionista e divulgatore Telmo Pievani
Il Premio Honoris Causa viene assegnato ad uno studioso conterraneo di Bepi Mazzotti, il filosofo evoluzionista Telmo Pievani, che all’Università di Padova ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche.
Pievani applica all’ambiente il pensiero delle cattedrali, un bellissimo modo che si ha negli Stati Uniti per parlare di lungimiranza: chi costruiva le cattedrali quando metteva la prima pietra sapeva benissimo che non avrebbe visto la cattedrale finita, l’avrebbero vista costruita forse i nipoti, però le hanno fatte le cattedrali. Oggi dobbiamo capire che la crisi ambientale, la crisi della biodiversità, il climate change sono le nostre cattedrali e dobbiamo essere così generosi da mettere adesso la prima pietra, affinché la cattedrale finita possano vederla i nostri figli, i nostri nipoti.
La cerimonia di premiazione sabato 16 novembre
La premiazione avverrà a Treviso sabato 16 novembre, alle 16.00 nella sede della Camera di Commercio di Treviso – Belluno|Dolomiti, in Sala Borsa. Nel corso della cerimonia sarà assegnato anche l’ambìto Super Premio “La Voce dei Lettori”, determinato dal voto di preferenza della Consulta dei Lettori (40 rappresentanti del mondo della cultura, dell’associazionismo, della comunicazione, della scuola, dell’università), chiamata in diretta a scegliere un’opera fra le tre già selezionate dalla Giuria.