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27 Maggio 2024

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Premio Paolo Consiglio 2024: il CAAI premia ex aequo due spedizioni alpinistiche

Premiazione Premio Paolo Consiglio 2024. Fonte CAI

I riconoscimenti sono stati conferiti alla spedizione alla Trango Nameless Tower (Pakistan) di Mirco Grasso e Giacomo Mauri e alla spedizione alla Miyar Valley (India) di Alessandro Baù, Lorenzo D’Addario, Jérome Perruquet e Francesco Ratti

Due spedizioni alpinistiche si sono aggiudicate ex aequo,  il Premio Paolo Consiglio 2024,  importante riconoscimento che il Club Alpino Accademico Italiano assegna annualmente di concerto con il CAI, a spedizioni leggere, autonome da iniziative commerciali e formate preferibilmente da giovani alpinisti che abbiano realizzato o progettino di realizzare attività extraeuropea di rilievo, in stile alpino, con buone caratteristiche di stampo esplorativo e nel rispetto dell’ambiente.

Il premio è stato conferito alla spedizione alla  Trango Nameless Tower in Karakorum (Pakistan), effettuata dal veneziano Mirco Grasso e dal Ragno di Lecco Giacomo Mauri nell’agosto 2023, e alla spedizione nella Miyar Valley (India), effettuata a settembre dal padovano Alessandro Baù, dal mantovano Lorenzo D’Addario, dal valdostano Jérome Perruquet e dal lecchese Francesco Ratti a settembre.

I due riconoscimenti sono stati consegnati dal Presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani nel corso dell’Assemblea dei Delegati dell’associazione, svoltasi sabato 25 maggio ad Assisi.

Chi era Paolo Consiglio

Paolo Consiglio è stato un alpinista di rilievo, accademico del Club Alpino Italiano, direttore e cofondatore della scuola di alpinismo della SUCAI di Roma. Si è dedicato sia all’alpinismo estivo che a quello invernale, compiendo le prime imprese di rilievo già molto giovane, sia sul Gran Sasso che sulle Dolomiti, prima di dedicarsi all’alpinismo extraeuropeo. Guidò entrambe le prime due spedizioni Himalayane del CAI di Roma, che portarono alla conquista del Saraghrar Peak (7349 m) nell’Hindu Kush e del Lal Qilà (6349 m) nel Parbati (Himalaya). In entrambi i casi Consiglio fece parte della cordata che raggiunse la cima. Morì a seguito di una crisi diabetica lungo l’avvicinamento al campo base dell’Everest e venne sepolto nei pressi del villaggio di Namche Bazar.

Oggi a Paolo Consiglio è intitolata la Scuola Nazionale di Alpinismo del CAI di Roma.