Mi alzo… inizio ad attivarmi. Elena sonnecchia ancora tra le coperte nella nostra cuccia. Oggi la giornata sarà lunga… lunga 18 ore lavorative. La lascio riposare finché si può. Non tocco il telefono, lo guardo solo di sfuggita. Il mio amico Andrea Bianchi mi ha chiamato; qui non prende bene, lo ricontatterò al di là del colle.
No aspetta… chiama ancora. Come mai? Apro internet… e scopro la notizia. Appena potrò telefonerò ad Andrea per ringraziarlo per la sua sensibilità: voleva darmi la notizia prima che l’apprendessi da un freddo sms o da qual’altro social…
…é scomparso l’ultimo dei romantici. SPIRO DALLA PORTA XYDIAS, uno dei più importanti e prolifici scrittori di montagna italiani, regista teatrale, presidente onorario del GISM, Gruppo Italiano Scrittori di Montagna, Accademia d’arte e cultura Alpina, alpinista eccelso e Accademico del CAI; è deceduto in serata all’età di 99 anni.
Ancora in piena attività letteraria, avrebbe compiuto un secolo il 21 febbraio. Emblema della passione naturale spirituale e artistica, dai Bruti della val Rosandra all’illuminazione di Ravascletto, è stato un maestro e un puro, indomabile e determinato… è stato, è e lo sarà; Romantico lo resterà sempre e comunque.
Avrei un fiume di fotografie, filmati, interviste, momenti da aggiungere a questo, che ho condiviso con Spiro. Sarebbe classico, semplice… persino “utile”, inserirli qui… ma quanto aborro tutto ciò. Mi viene in mente Alessandro Magno e i suoi diadochi. No grazie…
Stimo Spiro… voglio molto bene a lui e proprio per questo… per quante parole potrei usare adesso per celebrarlo, non lo farò… so solo che è morto un mio amico e sono davvero affranto. …è mancato un grande… è scomparso un mio caro amico. Ora voglio solo ricordare, senza tanti rumori.
Christian