Gli elicotteri sono autorizzati a volare all’interno del Sagarmatha National Park a condizione che rispettino le leggi esistenti e operino senza danneggiare biodiversità, fauna selvatica o aree boschive della regione
Il Sagarmatha National Park (SNP) ha allentato le annunciate restrizioni ai voli in elicottero nella regione dell’Everest, in seguito alle controversie tra autorità locali, SNP e Associazione Operatori Aerei del Nepal (AOAN – Airline Operators Association of Nepal), che avevano portato alla sospensione di tutti i voli turistici in elicottero dal 1° gennaio 2025.
In un comunicato stampa pubblicato il 6 gennaio scorso, il SNP ha sottolineato che la sua mission è preservare la fauna selvatica, evitare l’inquinamento acustico e tutelare il patrimonio culturale della regione dell’Everest. Riconosciuto come patrimonio naturale dell’umanità dall’UNESCO dal 1979, il Sagarmatha National Park attrae ogni anno migliaia di turisti, contribuendo in modo significativo alle economie locali e nazionali attraverso l’occupazione e le entrate derivanti dal turismo.
Rivolgendosi a 11 operatori, SNP ha sottolineato che i servizi in elicottero sono essenziali per il turismo, l’edilizia e i soccorsi di emergenza, precisando che i voli privati saranno consentiti a condizione che vengano rispettate le leggi esistenti, venga data priorità alla sicurezza, siano ottenuti i permessi necessari, siano pagate le tasse e si operi senza procurare danni a biodiversità, fauna selvatica o aree boschive. A tali condizioni, gli elicotteri sono ora autorizzati a volare all’interno del Sagarmatha National Park.
Ricordiamo che il SNP aveva sospeso i voli turistici in elicottero a partire dal 1° gennaio 2025. Per contro, la Civil Aviation Authority of Nepal (CAAN) aveva esortato le compagnie di volo a continuare a fornire i propri servizi. In risposta alle crescenti tensioni, l’Associazione operatori aerei del Nepal (AOAN) aveva minacciato anche la sospensione completa dei voli STOL (a decollo e atterraggio breve) nella regione, a meno che non fosse garantita la sicurezza. Anche l’ufficio amministrativo distrettuale, Solukhumbu, aveva sollevato preoccupazioni sulle restrizioni.