Mountain Sports Academy, visual 2020. Fonte: facebook
Da Simone Moro a Marco De Gasperi, da Antonio La Torre a Francesco Pepino, da Marzio Deho a Eleonora Delnevo, fino a Federico ed Elena Nicolini, in un ciclo di “lezioni” per approfondire i temi della preparazione atletica con testimoni elite delle proprie discipline
Nasce Mountain Sports Academy, un ciclo di incontri con atleti e autori di grandi imprese sportive, che prenderà il via da giovedì 27 febbraio nello spazio Bar Rota all’interno della sede ElleErre di Alzano Lombardo (BG).
Dopo l’esordio dello scorso anno, il bergamasco Eros Grazioli, noto preparatore tecnico e allenatore di varie discipline endurance, ha voluto riproporre Mountain Sports Academy con nuovi e ancora più interessanti protagonisti.
«Il format degli incontri è quello collaudato nella prima edizione, ovvero un pubblico ristretto di 60 persone che partecipa ad una “lezione” condotta da me e da Paolo Cattaneo con l’ospite di turno – commenta Grazioli – cosicchè le persone presenti possano interagire con noi, entrando nel racconto dell’atleta protagonista della serata».
Gli appuntamenti
Si inizia con la prima data del 27 febbraio e l’incontro con Simone Moro di ritorno dall’ avventura ai piedi del Gasherbrum. A seguire Marzio Deho (12 marzo) atleta con oltre 30 anni di mountain bike ad alto livello, Antonio La Torre (26 marzo) un luminare nella preparazione fisica dell’atletica leggera, Marco De Gasperi (9 aprile) lo skyrunner che più di tutti rappresenta l’essenza della corsa in montagna, Eleonora Delnevo (23 aprile) l’alpinista che nel 2015 ha perso l’uso delle gambe ma che non ha mai smesso di frequentare l’ambiente montagna, Elena e Federico Nicolini (7 maggio) quando lo scialpinismo (e la gestione di un rifugio) diventa una questione di famiglia, Francesco Pepino (21 maggio) biologo nutrizionista che farà chiarezza sulla nutrizione per lo sportivo elite. Infine, il 23 maggio, a chiusura del ciclo di incontri, gli stessi Eros Grazioli e Paolo Cattaneo, raccontando le proprie esperienze, condurranno la “classe” fuori dall’aula nello sviluppo di progetti dove il gioco di squadra diventa determinante per il successo.
«Sono personaggi di alto livello e spessore che però noi preferiamo considerare, in questa occasione, nel ruolo di coach – conclude Grazioli – perché si possa uscire da ogni serata avendo appreso qualcosa di importante, proprio come una lezione accademica».
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