Cerro El Plata. Font: elsol.com.ar

Si presume che i corpi appartengano a due giovani del soccorso, in azione sulla montagna per ritrovare un elicottero dell’areonautica militare precipitato

Alla fine della scorsa settimana, una giovane guida alpina impegnata nella scalata del Cerro Plata (5.956 m), in Argentina,  ha individuato due corpi congelati in un punto della montagna di difficile accesso.

Si ritiene che i corpi appartengano a due alpinisti scomparsi alla fine dell’autunno del 1996, nativi del comune di Uspallata, e membri di un gruppo di soccorso di alta montagna all’epoca  impegnato in un’operazione sulle montagne circostanti l’Aconcagua.

I due, Leroy Villa (21 anni) e Nicolás Ibaceta (22 anni), stavano tentando di raggiungere la cima della mitica montagna, attraverso una delle vie più complesse: la parete Sud.

Leroy Villa e Nicolás Ibazeta. Fonte: Clarin.com

La storia  inizia con la caduta di un elicottero dell’Aeronautica Militare, presumibilmente sulla parete sud della Plata, una zona poco esplorata, in ombra per la sua posizione e dove persistono sempre ghiaccio e neve.

“Nicolás e Leroy erano usciti a cercare l’elicottero, come spesso  abbiamo fatto in quelle settimane con il nostro gruppo alpinistico per collaborare alla ricerca”, ricorda Antonio Ibaceta, commissario in pensione e amico personale dei due giovani, ancora membro della Pattuglia di Ricerca e Soccorso in Montagna della Polizia di Mendoza.

I loro compagni effettuarono delle ricerche, sia durante quella stagione che nei due anni successivi, senza trovare alcuna traccia dei due  dispersi. Ora, proprio come successe un paio di anni fa nella zona del ghiacciaio del Rincón, c’è stato questo nuovo ritrovamento. In quell’occasione, la montagna restituì il corpo dello scalatore spagnolo Mateo Parrilla, scomparso nel 1990.

La testata argentina Clarin, rende noto che Ibaceta starebbe pianificando una spedizione per la prossima settimana. L’esisto dipenderà dalle condizioni meteorologiche.