MENU

3 Agosto 2023

Boulder · Climbing · Vertical · Resto del Mondo

Ryuichi Murai realizza la quarta salita di ‘Livin’ Large’ (8C+), a Rocklands

Ryuichi Murai sy ‘Livin’ large’, Rocklands. Foto: Naoki Shimatani

Il climber giapponese conferma il grado 8C+ per l’highball di 8 metri in cui  forza mentale e aderenza giocano un ruolo importante

Livin’ Large è uno dei problemi più imponenti di Rocklands, la mecca del bouldering in Sudafrica. Situato nel settore Kleinefontaine, è uno spigolo affilato alto 8 metri, scoperto dal  finlandese Nalle Hukkataival nel 2009. Dopo averlo risolto, Nalle lo definì il problema più difficile  salito fino a quel momento. La sua proposta di grado fu 8C .

Da allora altri forti climber lo tentarono, ma la seconda salita arrivò solo sei anni dopo, nel luglio 2015, ad opera dell’americano Jimmy Web, che ne confermò  il grado 8C. Tuttavia, il suo terzo scalatore, Shawn Raboutou, anch’egli statunitense, ritenne che l’8C+ fosse più adatto. Shawn effettuò la salita nell’ottobre 2019, quando aveva altri blocchi di difficoltà simile con cui fare il confronto, come Creature From The Black Lagoon 8C+ nel Rocky Mountain National Park (USA) o Off The Wagon low 8C+, in Val Bavona (Svizzera).

Ryuichi Murai ha confermato l’8C+. Il climber giapponese ha spiegato che era l’obiettivo principale del suo viaggio, ammettendo di essere stato intimidito da questo highball, di un’altezza pari quasi ad un edificio di tre piani.
Ryuichi ha raccontato che la seconda metà della salita implica forza mentale e un delicato lavoro di piedi. Ha aggiunto che il concatenamento è stato ancor più complicato in quanto richiede le giuste condizioni di temperatura, che nei giorni della sua ripetizione ha potuto trovare solo al mattino presto (prima delle 9) o la sera (dopo le 17) o in giornate nuvolose.

Inoltre, l’avvicinamento dura 45 minuti, quindi non c’è quasi tempo per riscaldarsi adeguatamente quando si raggiunge il blocco; e lo stesso nel pomeriggio, perché, una volta che la roccia si raffredda, rimangono solo poche ore di luce fino al tramonto. Peraltro, lesioni sulla pelle delle dita gli hanno imposto di riposare per due o tre giorni dopo ogni tentativo giornaliero.

Finalmente, in una giornata nuvolosa, a ridosso della data di rientro, i pianeti si sono allineati ed è riuscito a farcela al secondo tentativo: “Mi sono concentrato su ogni movimento, superando la paura dell’altitudine. Fallire l’ultimo movimento, sarenne stato fatale. Sono contento di essere riuscito nella salita, ma sono ancora più felice di non essere caduto”.

Ryuichi, 29 anni, è uno dei più forti boulderisti del mondo, con sei blocchi di grado 8C+ al suo attivo.

Nel video a seguire, un ritratto dello scalatore giapponese: