Il giovane pakistano ha annunciato di voler continuare la missione di recupero di suo padre Ali e di John Snorri e JP Mohr. Contemporaneamente avvierà il progetto Clean K2
Sajid Sadpara ha annunciato di voler ritornare presto sul K2: “Con il passare del tempo sto recuperando le forze e la lucidità e ho deciso di guidare una missione di ricerca per il recupero dei corpi di mio padre Ali Sadpara, John Snorri e JP Mohr”.
Il progetto di Sajid è ancora in fase embrionale, ma il suo obiettivo è di realizzarlo quanto prima. “Aspetterò il momento più adatto per iniziare l’operazione, con tutti i mezzi possibili. La mia famiglia ed io non lasceremo nulla di intentato per ritrovare i corpi e dare loro un rito funebre secondo la fede di ognuno”, ha riferito Sajid.
Rao e Moirah Ahmad, portavoci dei Sadpara, hanno confermato la missione e hanno precisato che le famiglie di Snorri e Mohr sostengono a pieno la spedizione.
Il ritorno di Sajid sul K2, insieme a numerosi portatori d’alta quota, servirà anche per avviare il progetto Clean K2 con cui Sajid intende recuperare i rifiuti e le vecchie corde presenti lungo la via dello Sperone degli Abruzzi, tra Campo 4 e Campo Base Avanzato. “La maggior parte delle morti sul K2 sono provocate da manovre su [vecchie] corde fisse. In questo modo potremo dare una mano a madre natura e ai prossimi scalatori “, ha affermato Sajid.