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11 Novembre 2024

Ski · Ski Race e Nordic Ski

Sci alpino. FIS: airbag obbligatori per discesa e superG

Matilde Lorenzi. Fonte Fisi.org

La decisione arriva dopo il tragico incidente occorso a Matilde Lorenzi. Il Segretario generale FIS Michel Vion: “La sicurezza viene prima di tutto”

A poche settimane dalla morte di Matilde Lorenzi, la FIS – Federazione Internazionale di Sci introduce l’obbligo di utilizzo dell’airbag per tutti gli atleti che gareggeranno nelle discipline di velocità dello sci alpino, a partire dalla stagione 2024/25.

Il Consiglio Fis ha approvato venerdì scorso l’obbligotorietà degli airbag che finora erano soltanto facoltativi e consigliati: dovranno indossarli atleti e atlete impegnati nelle discipline veloci, superG e discesa. La National Ski Association può concedere eccezioni nel caso in cui l’airbag non sia adatto all’atleta e ne limiti i movimenti in modo non sicuro.

“Per la FIS, la sicurezza degli atleti viene prima di tutto e non è negoziabile”, afferma il Segretario generale della FIS Michel Vion. “L’adozione di airbag fa parte di un approccio più ampio che coinvolge tutti i fattori che possono ridurre al minimo il rischio di lesioni gravi: dalla conoscenza delle condizioni meteorologiche e dell’assetto della pista all’equipaggiamento come la biancheria intima antitaglio e gli attacchi intelligenti. Abbracceremo qualsiasi misura che dimostri di aiutare a proteggere la salute e il benessere degli atleti”.

“Accogliamo con soddisfazione la decisione della Fis di rendere obbligatorio l’uso dell’airbag nelle gare di Discesa Libera e di SuperGigante. Questa misura rappresenta un passo fondamentale verso l’incremento della sicurezza degli atleti, che affrontano gare su piste sempre più tecniche e impegnative. La tutela della salute e dell’integrità fisica degli sciatori deve essere una priorità assoluta; e l’introduzione di sistemi di protezione avanzati, come l’airbag, dimostra la volontà della Federazione di garantire condizioni di gara più sicure”, ha affermato Adolfo Lorenzi,  padre di Matilde. La famiglia lanciò un progetto dopo la morte della giovane sciatrice per incrementare la sicurezza per gli atleti sulle piste di sci.