L’alpinista belga ha realizzato l’eccezionale impresa nella direzione inversa rispetto alla traversata originale di Honnold e Caldwell e aggiungendo altre due vette
Sean Villanueva, buon conoscitore delle montagne patagoniche, ha completato in solitaria la grande Traversata del Fitz Roy, impresa realizzata per la prima volta da Alex Honnold e Tommy Caldwell nel 2014.
Sean avrebbe scelto di scalare le vette in direzione inversa rispetto agli americani.
Il belga ha iniziato con l’Aguja de la S. a cui sono seguiti l’Aguja Saint-Exupéry, l’Aguja Rafael Juárez, l’Aguja Poincenot, il Fitz Roy, il Mermoz Needle e il Guillaumet Needle.
A queste sette vette della traversata originale, Sean Villanueva avrebbe aggiunto altri due picchi che Honnold e Caldwell non hanno scalato, probabilmente il Val Biois Needle e il Kakito Needle, anche se dovremo attendere la sua relazione per avere conferma.
E’ stato lo stesso Villanueva a comunicare la sua performance sui social, sfoggiando il suo proverbiale senso dell’umorismo:
“Grazie a tutti per gli auguri di buon compleanno! Sono la persona più fortunata al mondo ad aver incrociato così tante persone straordinarie. Per festeggiare il mio compleanno, mi sono fatto tutte le SETTE torte, alcune con glassa e un paio di condimenti extra! Un abbraccio forte a tutti!!!”
La valutazione di Colin Haley
In attesa che Villanueva fornisca ulteriori dettagli, Colin Haley, alpinista esperto della Patagonia, ha così commentato:
“Non c’è dubbio che questa sia la salita in solitaria più impressionante di sempre in Patagonia, e non posso fare a meno di chiedermi se sia semplicemente la salita più impressionante in assoluto in Patagonia. Immagino che molte salite siano di natura molto diversa e diventi difficile confrontarle. In ogni caso, avendo scalato tutte quelle vette in solitaria (separatamente) e avendo molta familiarità con il territorio, trovo difficile immaginare la logistica per attraversarlo tutto da solo. Io, che ho ottenuto la maggior parte dei risultati di cui sono più orgoglioso in Patagonia, molti dei quali in solitaria, potrei esserne geloso. Tuttavia, sono enormemente felice per Sean, più che geloso. In parte perché l’ho conosciuto un po’ nell’ultimo anno ed è semplicemente una persona fantastica. Un altro motivo per cui non sono geloso è che, a differenza di altre salite in solitaria di alto livello negli ultimi anni a El Chaltén, so che non avrei potuto fare quello che ha appena fatto Sean. Congratulazioni Sean, per questo traguardo davvero incredibile!”