Il francese ha concluso la gara oggi, alle 14.29, con il tempo eccezionale di 114h29’01”
“Roi Sébastien” è tornato sul trono del Tor des Glaciers e lo ha fatto a modo suo, demolendo letteralmente il suo stesso record – 123h57’18” – fatto registrare lo scorso anno.
Il francese ha gestito la gara in maniera pressoché perfetta, lasciando sfogare i suoi avversari – ed in particolare Peter Kienzl – nei primi 50km di corsa, per poi passare al comando nella traversata tra il Rifugio Vittorio Emanuele II e il Rifugio Chabod, al termine della prima giornata di corsa. Da quel momento in poi Raichon ha ingranato la quarta e non si è più voltato, intraprendendo una cavalcata solitaria a ritmi forsennati, conclusa sotto l’Arc de Triomphe di Courmayeur, nel pomeriggio di oggi, alle 14.29 con il tempo stratosferico di 114h29’01”.
“Onestamente è stata più dura e difficile dello scorso anno”, ha svelato Raichon all’arrivo. “Ho avuto un problema alla gamba, mi sono quasi perso durante un temporale e poi c’erano questi giovani (Erwee Tiaan e Peter Kienzl) che spingevano, dietro di me, cosa che mi ha stimolato e spronato ad andare ancora più forte”.
Altrettanto degna di nota è stata la prestazione di Erwee Tiaan: il sudafricano sta per bissare il secondo posto dello scorso anno facendo a meno, questa volta, della compagnia di Luca Papi (molto attardato). Dietro di lui, staccato di quasi 2h30, c’è saldamente proprio Peter Kienzl.
Gara femminile
Al femminile la situazione resta pressoché immutata con Florence Golay-Geymond che ha accumulato in questi giorni un vantaggio abissale sulle rivali: sono 8 le ore di distacco inflitte a Marina Plavan e 11 quelle rifilate Amy Sproston, in lotta con la connazionale Sarah Hansel per l’ultimo gradino sul podio.
TOR130 – Tot Dret
In serata è atteso anche l’arrivo del vincitore del TOR130 – Tot Dret. Dopo circa 57 km, al rilevamento del Rifugio Cuney, in testa tra gli uomini c’è Daniel Jung davanti a Regis Ruchaud e Gael Jeannet.
Tra le donne invece c’è un duo composto da Agnese Valz Gen ed Enrica Dematteis, con quasi un’ora di vantaggio su Christine Tousch.
Fonte: TORX
TOR130 – Tot Dret: aggiornamento delle ore 21:24
Daniel Jung ha fatto centro al primo colpo, vincendo il TOR130 – Tot Dret al debutto, grazie ad un controllo assoluto della gara, dal primo all’ultimo metro. L’altoatesino è partito subito all’attacco, fin dalla partenza di Gressoney, ieri sera, viaggiando sempre costantemente sotto i tempi sia di Henri Grosjacques (22h06’31” il suo crono dello scorso anno, senza il Col Brison) e di Giuliano Cavallo (23h01’25” nel 2019). Jung è giunto a Courmayeur all’ora dell’aperitivo, chiudendo la sua fatica in 21h11’04”, nuovo record del percorso. Dietro di lui, sul podio, sono saliti il francese Regis Ruchaud (22h09’16”) e Gael Jeannet (23h02’30”), autori di una gara molto solida e regolare.
TOR130 – Tot Dret: aggiornamento del 14 settembre ore 12:18
In campo femminile, battaglia tra Enrica Dematteis ed Agnese Valz Gen per conquistare la vittoria del TOR130 – Tot Dret. Le due italiane si sono marcate strette per quasi 100 chilometri, studiandosi a vicenda e correndo praticamente fianco a fianco, in buona parte sotto la pioggia. Poi, tra il Rifugio Champillon e Bosses, Enrica Dematteis – quest’anno già vincitrice della 100 Miglia del Monviso – ha lanciato l’attacco decisivo, staccando Agnese Valz Gen e arrivando a Courmayeur poco prima dell’una di notte in 27h56’15”, un tempo che le è valso il 7° posto nella classifica generale. Valz Gen ha poi mollato la presa, arrivando a oltre 40 minuti dalla prima in 28h39’30”, seguita a lunghissima distanza dalla francese Christine Tousch, terza in 33h20’08”.