
Mario Brunello. Fonte: arch. MdM
Dal 3 al 14 agosto a Madonna di Campiglio (TN), il festival dedicato alla cultura e alla montagna
Tanti i protagonisti della 16^ edizione del festival “Mistero dei Monti” dedicato al valore del “sostare” in contemplazione, in riflessione
Tema del 2018, “Radure e bivacchi”, un’immagine che apre lo sguardo al momento della sosta, uno stare fermi in attesa, in contemplazione, in riflessione, in recupero di energie. Fermate utili per la ripartenza.
Mario Brunello inaugura il festival
Si inizia oggi 3 agosto, con un’apertura dedicata alla musica e al festival de “I Suoni delle Dolomiti” con Mario Brunello; si passa poi la parola ad un modo schietto e prorompente di comunicare e raccontare: il sabato 4 agosto appuntamento al Palacampiglio alle 17.30 con il volto noto della montagna, lo scrittore e alpinista Mauro Corona.

Mauro Corona
Dalle parole alle grandi imprese, come quelle di Ruz Savage, la prima donna a remare in solitaria su tre oceani. Quattro Guinness World Records per il canottaggio, ha remato per oltre 15.000 miglia per 500 giorni, le è stato assegnato il titolo di Adventurer of the Year nel 2010 dal National Geographic. È l’ospite internazionale da ascoltare. Sosta dunque al Salone Hofer il 7 agosto alle 17.30.
Simboli, spiritualità, leggende e scienza. Tutti temi che si accomunano nel nome della Montagna: lo scrittore Franco Brevini racconta il viaggio nell’immaginario montano (mercoledì 8 agosto, 17.30, Sala della Cultura). Sosta nella città di Milano invece con Giuliano Pisapia (già sindaco di Milano) e Marco Vergottini (teologo e scrittore) giovedì 9 agosto; la leggenda delle Dolomiti con Paolo Martini venerdì 10 agosto e l’evoluzione umana con il filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani sabato 11 agosto. Bivacchi d’Oriente con Vito Bianchi (storico e scrittore) domenica 12 agosto e rifugi di montagna con lo scrittore Erri De Luca martedì 14 agosto.
Questi solo alcuni di una serie di incontri letterari, filosofici, scientifici con mostre e cinema, a sviluppare il tema della sosta. Un susseguirsi di storie di chi indaga nella direzione della conoscenza e del rispetto del pianeta. Un vero e proprio sostare sempre più nel dettaglio, per proseguire il sentiero aperto verso la montagna.
Il festival è ideato e curato da Roberta Bonazza e Giacomo Bonazza.