Gietl aprì la via nell’autunno 2022 insieme a Vittorio Messini e Matthias Wurzer. Da allora, ha continuato a lavorare sulla linea per liberare tutti i suoi 21 tiri
Dopo tanto lavoro e impegno, Simon Gietl ha completato il suo progetto sulla Torre Trieste (2.458 m), nel Gruppo Civetta. A due anni dalla prima salita di Blutsbrüder, una delle vie lunghe senza spit più dure delle Dolomiti, compiuta insieme a Vittorio Messini e Matthias Wurzer nell’ottobre 2022, l’alpinista e guida altoatesina è tornato sulla Torre ed è riuscito a liberare, in più riprese, tutti i 21 tiri della via.
Blutsbrüder, si sviluppa sulla parete Sud dell’imponente Torre Trieste. La linea, lunga 650 metri, si snoda lungo un tracciato molto tecnico, oltre che molto impegnativo dal punto di vista fisico. Le difficoltà, fino all’8b (7b obbligatorio o 7a/ A3), la rendono una delle vie di arrampicata più impegnative delle Dolomiti.
“Mai un tiro mi ha messo alla prova come questo, ma non ho mai smesso di credere che prima o poi ce l’avrei fatta!!!”, ha scritto sul suo instagram.
Durante questi due anni, Simon è stato affiancato nei vari tentativi da diversi compagni di cordata, tra cui Vittorio Messini, Andrea Oberbacher, Davide Prandini e Simon Messner.
“Vorrei ringraziare di cuore tutti coloro che hanno contribuito a realizzare il mio sogno – ci tiene a precisare Gietl – Senza lo stimolo e il sostegno di tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo viaggio, non ce l’avrei mai fatta!”
Ora manca la salita in giornata.