
Vittorio Messini e Simon Gietl sul Prijakt, parete Nord FA “Diluvio”. Foto: V. Messini
Approfittando di condizioni invernali eccezionali, la cordata realizza la prima salita di “Sintflut” (500 m, M6, WI5, R) sulla parete Nord del Niederer Prijakt (3.056 m)
Il Prijakt, una delle montagne più attraenti del gruppo montuoso di Schober, in Austra, è formato da una doppia vetta: la cima dell’Hoher Prijakt (3.064 m) e quella di Niederer Prijakt (3.056 m).
Dalla base della parete Nord del Niederer Prijakt, gli altoatesini Simon Gietl e Vittorio Messini hanno affrontato una decina di tiri impegnativi, su ghiaccio e misto, intervallati da alcune zone innevate, prima di raggiungere un terreno più semplice, nella parte alta della montagna. Da lì hanno dovuto battere la traccia per la vetta, che hanno raggiunto l’8 novembre scorso, intorno alle 18:00 del pomeriggio.
“Un’avventura inaspettata, su una parete fantastica, con condizioni che probabilmente non si presentano più spesso di una volta ogni dieci anni!”, ha raccontato Messini a Planetmountain. Approfondimento

Vittorio Messini su Sintflut sul Prijakt (A). Foto: S. Gietl

Simon Gietl su Sintflut sul Prijakt (A). Foto: V. Messini
Il nome della via, “Sintflut”, in italiano “Diluvio” (lunghezza 500 metri; difficoltà attorno a M6, WI5, R), prende spunto dalle piogge torrenziali che hanno causato queste insolite condizioni sulla parete.

Prijakt, Parete Nord, FA di Sintflut/Diluvio. Fonte: facebook S.Gielt