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6 Febbraio 2021

Alpinismo e Spedizioni · Vertical · Resto del Mondo

Simone Moro: “Apprensione da ieri sera, stanotte e tutto oggi per il K2”

Simone Moro al CB del Manaslu, inverno 2020-2021. Foto: Simone Moro/facebook

Moro: “Da qui abbiamo cercato di aiutare come potevamo…”

Da ieri mattina, risultano dispersi sul K2 il pakistano Muhammad Ali Sadpara, l’islandese John Snorri e il cileno Juan Pablo Mohr.

Purtroppo,  più passano le ore, più scarse sono le possibilità di trovare i tre alpinisti ancora in vita. Rimane un barlume di speranza, a cui si aggrappano non solo le loro famiglie e i loro amici, ma l’intera comunità alpinistica che ha seguito con preoccupazione  anche il rientro degli altri scalatori e sherpa in azione sulla montagna. Tra questi, l’altoatesina Tamara Lunger (compagna di spedizione di Mohr).

Dal Campo Base del Manaslu, Simone Moro  ha dedicato un pensiero agli amici e colleghi al K2:

“Apprensione da ieri sera, stanotte e tutto oggi per il K2 dove entrava in scena uno dei drammi più strazianti degli ultimi anni.
Di sicuro per noi qui al Campo base del Manaslu, Muhammad Alì Sadpara è stato nostro amico fraterno e compagno di cordata e di vetta al Nanga Parbat, Tamara è stata la mia compagna degli ultimi miei 5 anni di alpinismo, John Snorri, J. P. Mohr colleghi e amici di amici.
La famiglia alpinistica al K2 era dove voleva essere, ma era in pericolo.
In questo tempo ognuno ha fatto di tutto per sopravvivere, soccorrere, avere informazioni, prendere le giuste decisioni. A 24 ore di distanza piangiamo 3 scomparsi, Alì, JP e Snorri, e un morto, Atanas. Ci sono dei sopravvissuti per fortuna, e tra questi Tamara, a cui va il mio abbraccio.
Da qui abbiamo cercato di aiutare come potevamo, io ho chiamato i vertici militari pakistani per effettuare i voli in elicottero e tentare l’impossibile. Lo hanno fatto volando oltre 7000 metri ma purtroppo nessuno è stato avvistato.
Abbiamo pregato tutti assieme oggi pomeriggio qui al campo base, uniti agli Sherpa e con il rito buddista abbiamo dedicato pensieri ai nostri amici. Preghiamo per loro e teniamo accesa la speranza.”