La situazione valanghe al 20 marzo 2025 presenta variazioni significative lungo l’arco alpino e sugli Appennini, con persistente pericolo marcato di grado 3 su Dolomiti e Prealpi venete e in Trentino.
Alpi Orientali: Veneto e Trentino
Secondo l’ultimo bollettino emesso da ARPA Veneto, per tutto il periodo di validità del bollettino saranno possibili valanghe spontanee di neve a debole coesione, così come valanghe provocate. Sia su Dolomiti che Prealpi venete persiste il pericolo mar sto di grado 3 oltre il limite del bosco. Si consiglia agli appassionati di sport invernali di prestare attenzione alle indicazioni fornite e di valutare con cautela le condizioni locali prima di intraprendere escursioni o discese fuoripista.
Al 20 marzo 2025, la situazione valanghe in Trentino richiede particolare attenzione da parte di escursionisti e sciatori. Le recenti condizioni meteorologiche hanno portato a un incremento del rischio di distacchi, sia spontanei che provocati.
Le nevicate recenti hanno depositato strati di neve fresca che, in combinazione con il vento, hanno formato accumuli instabili, noti come lastroni da vento. Questi lastroni possono facilmente staccarsi, soprattutto sui pendii ripidi e nelle zone sottovento. Il manto nevoso presenta strati debolmente consolidati, aumentando il rischio di distacchi anche con un debole sovraccarico.
Secondo il bollettino valanghe emesso da valanghe.report, il pericolo valanghe è classificato come moderato (grado 2) al di sotto del limite del bosco e marcato (grado 3) al di sopra di esso. Questo indica che, soprattutto in alta quota, esiste un rischio significativo di valanghe spontanee e provocate.
Alpi Centrali: Lombardia
Nella Skiarea Valchiavenna, il bollettino neve e valanghe del 19 marzo 2025 indica un pericolo valanghe stazionario, con cielo sereno o poco nuvoloso. Le condizioni del manto nevoso sono in miglioramento alle basse quote, ma è comunque consigliata prudenza, soprattutto nelle zone non battute.
Alpi Occidentali: Piemonte e Valle d’Aosta
Nelle Alpi Graie di confine, Alpi Pennine di confine e Alpi Lepontine Nord, il pericolo valanghe è classificato tra moderato (grado 2) e marcato (grado 3) sopra i 2200 metri. Il problema principale è rappresentato dai lastroni da vento, che possono staccarsi con debole sovraccarico, specialmente sui pendii ripidi in prossimità delle creste e dei cambi di pendenza. Si raccomanda prudenza agli escursionisti e agli sciatori fuoripista in queste zone.
In Valle d’Aosta, le condizioni meteorologiche odierne prevedono cielo soleggiato con qualche nuvola nel pomeriggio, temperature in aumento e zero termico in rialzo da 1200 a 2400 metri. Non sono segnalate particolari criticità, ma è sempre consigliabile consultare i bollettini locali prima di intraprendere attività in montagna.
Appennini: Emilia-Romagna e Toscana
In Emilia-Romagna, il bollettino di vigilanza emesso il 20 marzo 2025 non segnala allerte specifiche per il rischio valanghe. Tuttavia, è sempre buona norma consultare i bollettini aggiornati e prestare attenzione alle condizioni locali, soprattutto dopo recenti nevicate o sbalzi termici.
Per l’Appennino tosco-emiliano, il Consorzio LaMMA prevede per il 20 marzo condizioni meteorologiche stabili con cielo sereno o poco nuvoloso e temperature massime in aumento. Le informazioni relative all’altezza neve e all’indice di pericolo valanghe sono fornite dal Servizio Meteomont Carabinieri. Si raccomanda di consultare tali fonti per dettagli aggiornati sulle condizioni nivologiche.
Consigli Generali
Indipendentemente dalla zona alpina o appenninica di interesse, è fondamentale:
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Consultare i bollettini valanghe aggiornati: fonti ufficiali come AINEVA, ARPA regionali e il Servizio Meteomont forniscono informazioni dettagliate e aggiornate sulle condizioni nivologiche e sul pericolo valanghe.
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Valutare le condizioni locali: le condizioni possono variare significativamente anche in aree limitrofe; è essenziale osservare attentamente il terreno, la presenza di accumuli di neve ventata e altri segnali di instabilità.
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Adottare comportamenti prudenti: evitare pendii ripidi, soprattutto in presenza di lastroni da vento o neve recente non consolidata; utilizzare dispositivi di sicurezza come ARTVA, pala e sonda; considerare l’opportunità di ingaggiare guide alpine esperte per le escursioni più impegnative.
La montagna offre esperienze uniche, ma richiede rispetto e consapevolezza dei rischi. Una preparazione adeguata e l’attenzione alle informazioni ufficiali sono fondamentali per vivere la montagna in sicurezza.
Leggi l’articolo di Marco Blatto sul tema: La drammatica “normalità” della valanga