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3 Aprile 2017

Ambiente e Territorio · Resto del Mondo

Spedizione in Mongolia per censire i leopardi delle nevi

Leopardo delle nevi. Fonte: ANSA

Team italiano del MUSE in spedizione sui Monti Altai per censire il felino più minacciato di estinzione

Ha preso il via una nuova spedizione italiana in Mongolia per censire uno dei felini più minacciati di estinzione al mondo: il leopardo delle nevi. Il team di ricerca del MUSE – Museo delle Scienze Naturali di Trento è partito sabato dall’aeroporto di Bologna, e via Mosca, domenica 2 aprile si prevedeva l’arrivo ad Ulan Bator. Dalla capitale della Mongolia, Francesco Rovero e i suoi impiegheranno non meno di altri due giorni per raggiungere il Parco Nazionale Tavan Bogd, dove i Monti Altai toccano i 4.300 metri e ospitano alcuni degli ultimi 4mila leopardi delle nevi stimati che sopravvivono alla scomparsa. Da quel momento, la spedizione italiana in Mongolia avrà 18 giorni per posizionare 60 fototrappole nei punti in cui si rinvengono le tracce del passaggio di uno dei felini più minacciati al mondo, ribattezzato “il fantasma delle montagne”. Obiettivo: aumentare le conoscenze su questa specie e censire il numero di esemplari presenti nei 1000 chilometri quadrati da campionare.

La spedizione guidata da Rovero, curatore della sezione biodiversità del Museo delle Scienze Naturali di Trento, è sostenuta in Italia dal Parco Natura Viva di Bussolengo che ospita Nudan e Samira, due degli otto leopardi delle nevi che vivino in Italia. Per l’occasione il Parco lancia l’hastagh #fantasmadellemontagne e seguirà la diretta della spedizione, in contatto via internet o via satellite fino al rientro previsto per il 22 aprile.

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