L’alpinista bergamasco, insieme a Nima Rinji Sherpa e Oswald Rodrigo Pereira, si acclimateranno nella valle del Khumbu
Simone Moro, partito per il Nepal venerdì 13 dicembre, ha raggiunto la valle del Khumbu, dove da qualche settimana si trova Alex Txikon, alla guida di un team internazionale.
L’alpinista basco e la sua squadra sono tornati a Namche Bazaar, dopo aver raggiunto con successo la cima dell’Ama Dablam, il 14 dicembre. Il pakistano Sajid Sadpara, nel team di Txikon, lo ha descritto come uno dei suoi migliori vertici. Anche Mattia Conte ha lanciato il tentativo alla vetta ma poi ha rinunciato.
“Un ringraziamento speciale ad Alex Txikon, mentore e figura paterna, per la sua guida e la sua esperienza ineguagliabile nell’arrampicata invernale ad alta quota – ha postato ieri Sajid – Questo vertice è stato non solo un successo, ma anche una grande preparazione per la sfida finale che ci aspetta: l’Annapurna invernale, dove puntiamo a spingerci oltre i nostri limiti. Dopo un breve riposo a Kathmandu, affronteremo questa monumentale salita con la migliore squadra di arrampicata invernale guidata da Alex Txikon”.
Sadpara ieri ha incontrato Simone Moro, Nima Rinji Sherpa (18 anni) e Oswald Rodrigo Pereira a Monjo, il villaggio alle porte del Parco nazionale di Sagarmatha (regione dell’Everest), a due passi da Lukla.
Anche Moro, Rinji e Pereira si acclimateranno nella valle del Khumbu prima di tentare in stile alpino il Manaslu nella stagione più fredda.
“L’intera squadra salirà senza corde fisse, senza ossigeno supplementare, senza scale, senza campi preparati in precedenza. Sarà quindi dura, ma in fondo i perdenti sono quelli che non ci provano nemmeno e noi vogliamo provarci nonostante sappiamo che sarà difficile”, ha ribadito Moro, poco prima di partire dall’Italia.
Il solitario Jost Kobusch è sul Lobuche
Nel Khumbu da quasi un mese c’è anche Jost Kobusch. L’alpinista tedesco, che non fa gruppo con tutti gli altri, si sta acclimatando scalando le cime circostanti. Attualmente è sul Lobuche, vicino al vertice, a 6.000 metri di quota, dove rimarrà per un altro giorno, poi inizierà la sua vera avventura sulla cresta ovest dell’Everest, in solitaria.
Per tutti questi team, l’attività vera e propria inizierà sabato 21 dicembre, con l’inizio ufficiale dell’inverno astronomico.