Il forte team valdostano quest’estate tenterà tre Ottomila: Nanga Parbat, K2 e Broad Peak
Anche la squadra tutta italiana composta dai valdostani Marco Camandona, François Cazzanelli, Jerome Perruquet, Pietro Picco, Roger Bovard ed Emrik Favre, oggi è arrivata a Islamabad (Pakistan). Il team è guidato da Marco Camandona, che ha già scalato 10 Ottomila su 14.
Come già anticipato, il loro primo obiettivo sarà il Nanga Parbat dove, meteo permettendo, cercheranno di aprire una nuova via. Diversamente, saliranno dalla via normale, la Kinshofer.
Una volta acclimatati, la squadra si dividerà: una parte tenterà il K2, l’altra il Broad Peak.
Cazzanelli, Favre, Perruquet e Picco si cimenteranno sul K2, con l’assistenza di Camandona (dal CB), che lo ha già scalato nel 2000.
Cazzanelli, che detiene il record di salita in velocità del Manaslu (17 ore e 43 minuti dal campo base alla vetta e ritorno), tenterà la salita “non stop” del K2. “Saremo in quattro ma io salirò da solo, per seguire il mio ritmo – ha dichiarato Cazzanelli a La Stampa, prima della partenza – L’idea è di affrontare la via normale, lo Sperone Abruzzi. Certo è che se la via Cesen fosse in buone condizioni… vedremo».
La salita più veloce effettuata sul K2 è stata firmata dal francese Benoît Chamoux che, nel 1986, giunse in vetta in 23 ore.
Infine, Camandona e Cazzanelli proveranno a salire il Broad Peak, montagna che condivide il campo base con il K2.
La spedizione è stata ribattezzata “The way for the K2…la montagna impossibile”.