Il climber torinese ha risolto il suo ultimo progetto ad Arco che ha proposto con il grado più alto del paese. Ghisolfi ha già annunciato che si tratta della variante facile del suo prossimo progetto: “The Lonely Mountain”
Stefano Ghisolfi ha attrezzato e salito in libera la nuova via più dura d’Italia, annunciando allo stesso tempo di averne in cantiere una ancor più difficile. Il climber italiano ha effettuato la prima salita di “Erebor” ad Arco proponendola come 9b/+. Allo stesso tempo, ha indicato questa via come la versione facile di una linea ancor più impegnativa.
“Erebor” era l’obiettivo principale di Ghisolfi dalla scorsa primavera. Lo ha raccontato lui stesso ieri, sui suoi canali social:
“Mi ci è voluto molto tempo, ma alla fine ce l’ho fatta. Erebor non è più un progetto, è diventato realtà venerdì scorso, con un clima molto freddo e le dita insensibili sono riuscito a salire la prima via che ho attrezzato nella mia vita!
È stato un processo folle, iniziato dopo il primo lockdown. L’ho attrezzato con l’aiuto (e trapano) di Severino Scassa e l’ho provato per la prima volta lo scorso giugno. Ho subito capito che era quasi impossibile. Dopo l’estate ho iniziato ad effettuare qualche tentativo, ma solo con il nuovo anno sono riuscito a tagliare la catena, dopo essere caduto negli ultimi movimenti più di dieci volte.”
Niente di così difficile in Italia
Per quanto riguarda il grado, Stefano Ghisolfi assicura che non esistono altre vie così difficili in Italia. E lo dice qualcuno che sa nel dettaglio di cosa sta parlando, visto che ha collegato le tre vie del paese di 9b: ha effettuato la prima salita di Lapsus ad Andonno (2015) e le prime ripetizioni di One Slap (2017) e di Queen Line (2019), entrambe ad Arco e le cui prime salite sono state firmate da Adam Ondra.
La sua proposta di grado per “Erebor” si basa sulla seguente riflessione:
“Secondo me non ho mai salito una via dura come questa in Italia, ma continuo a pensare che non raggiunga pienamente il 9b+ se confrontata con Change o Perfect. Di conseguenza, la mia proposta di grado è 9b/+, che la rende la via più difficile d’Italia e la prima salita di cui vado più orgoglioso. Non vedo l’ora che qualcuno la ripeta presto!
“The Lonely Mountain”, sarà ancora più dura
Infine, Stefano Ghisolfi ha già messo sul tavolo il suo nuovo progetto, una variante ancora più difficile di Erebor. Quindi, una futura via italiana ancora più difficile:
“Ultima cosa, ma non meno importante: questa è la variante “più facile” della via, e sto già lavorando su una versione molto più dura. Questa sarà un’altra storia, ma ho già pensato che “The Lonely Mountain Project” sarebbe un bel nome per questo progetto.