Il 31enne scalatore torinese ha salito due vie a Flatanger e una a Hell
Stefano Ghisolfi si trova attualmente a Flatanger, in Norvegia, per lavorare al progetto “Silence”, il primo 9c della storia, liberato nel settembre 2017 dall’allora 24enne Adam Onda.
Per allenarsi alla via di arrampicata sportiva più difficile al mondo, nelle ultime due settimane il 31enne ha affrontato tre 9a.
Il 26 agosto Stefano ha ripetuto “Illusionist“. Aperta da Adam Ondra nel 2013 nella grotta Hanshelleren di Flatanger, la linea, breve e boulderosa, si rivelò molto più difficile del previsto, portando il talento ceco a gradarla 9a.
Due giorni dopo, Ghisolfi ha completato “Purgatory” (9a) a Hell.
La falesia di Hell, vicino all’aeroporto di Trondheim, non è certo di livello mondiale, ma è una zona di arrampicata unica per la Scandinavia, una regione che conta pochissime arrampicate su roccia calcarea. Questa via di resistenza fu aperta da Ondra nel 2013.
L’8 settembre, a Flatanger, Ghisolfi ha salito un’altra via 9a, “Brunhilde Low Start”, aperta da Ondra nel 2015. Questa curiosa linea collega il crux basso di “Thor’s Hammer” a “Brunhilde”, un 8c a cui si accede tramite jumar. “Un buon allenamento di resistenza e di kneebar per la grotta”, ha commentato Ghisolfi.
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